About Sic
3,071 km
223:23 h
Recent Activity
- bomba_isntmynmOctober 20, 2025
This thing about the military base sounds familiar to me.
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Sic went gravel riding.
October 25, 2025
The last dance. Altra colazione buona e abbondante, segue giro a Montevecchio, un tempo centro principale dell'attività estrattiva mineraria (insieme a Monteponi) ridotto oggi a piccolo paesino disabitato. Purtroppo pur essendo sabato mattina non riusciamo a trovare un ufficio aperto per visitare le miniere, la casa del direttore o il museo mineralogico. Proseguiamo così verso Arbus, la strada che taglia il versante della montagna che separa i due paesi offre una spettacolare vista prima sulle miniere e poi sulla pianura campidanese. Arrivati ad Arbus entriamo nel museo del coltello sardo ovvero la coltelleria L'Arburesa di Pusceddu Paolo. Oltre al coltello più grande al mondo (Guinness WR) vediamo anche un interessantissimo video retrò anni 2000 su come si realizza un coltello, una vera opera d'arte! Veniamo invitati poi dal figlio Fabio a visitare anche l'adiacente Museo Antonio Corda sugli antichi mestieri sardi. La casa museo contiene un'inestimabile collezione privata di oggetti comuni del XIX e XX secolo legati a più di 50 antichi mestieri sardi. Ad ogni mestiere è dedicata una stanza e le guide volontarie sono un ulteriore valore aggiunto alla visita. Dopo questi due piacevoli stop l'ora è tarda per cui ci rimettiamo in sella e proseguiamo attraversando in serie le cittadine di Guspini, Gonnasdifaga e Villacidro. L'intenzione è quella di raggiungere la ciclovia 13 della Sardegna (andate a vedere che bel progetto!) ma i 20km che ci separano dall'incrociarla sono su terreno gravel discretamente accidentato per cui quando la raggiungiamo il sole è ormai tramontato. Ci arrendiamo e prendiamo un treno che ci conduce in breve tempo a Cagliari. Il mio lato autistico ne risente un po' perché l'anello che si sarebbe chiuso ad Assemini rimane così incompleto. Meglio berci su un po' di ultimo mirto e passa tutto.
05:41
58.3km
10.2km/h
540m
840m
Colazione da re in agriturismo con pecorino, miele, yogurt e ricotta di capra km zero. Segue discesa fino a Buggerru dove purtroppo non possiamo visitare la galleria Henry aperta solo il weekend (cari sardi ancora non avete capito il potenziale del CMSB). Breve capatina a Portixeddu che effettivamente è proprio un piccolo porticello al riparo dal maestrale. Nel mezzo della successiva salita accade l'inaspettato. Durante una sosta si avvicina a noi un buffo cicloviaggiatore con i baffi e una t-shirt che recita "never underestimate an old man with a bicycle". La sua aria mi è simpatica quindi decido di infrangere il mio sacro lato burbero solitario e lo saluto. Mi risponde e "strano", penso, "il suo accento è del nord Italia ma nè lombardo, nè veneto nè tantomeno ligure". "Di dove sei?" "Di Mondovì". E così scopro che è il papà di una mia cara amica del liceo...incredibile. Pedaliamo insieme il resto della giornata scendendo di nuovo a mare fino alle dune di Piscinas. Qui ci accorgiamo che le chiacchere ci hanno allungato la giornata ben più di quanto il calare del sole abbia fatto con le nostre ombre. La risalita di 19 km e 500m di dislivello è 100% gravel e scorre lenta tra miniere e vecchi paesi minerari completamente abbandonati. L'arrivo con le torce accese nel piccolo borgo di Montevecchio è alquanto spettrale.
06:46
76.2km
11.3km/h
1,520m
1,520m
Tappa breve ma intensa. Sveglia presto perché la prima destinazione è la grotta di San Giovanni, la grotta carrozzabile più lunga al mondo (860 metri). All'uscita nord pure un 9a+/b di Adam Ondra (Marina Superstar). Tornati ad Iglesias, inizia il nostro itinerario di archeologia industriale. Si comincia con un tocco di vero urbex attraversando il villaggio minerario abbandonato di Monteponi. Proseguiamo raggiungendo la costa in direzione di Nebida, qui al nostro fianco il terreno si fa rosso violaceo per via delle venature di roccia puddinga ordoviciana. Arrivati al paese osserviamo dall'alto un altro monumento del geoparco minerario: la laveria Lamarmora che si staglia a picco sul mare. Non c'è tempo di scendere i 100 gradini per vederla da vicino perchè alle 15 ci aspetta la visita guidata di Porto Flavia, un'impressionante meraviglia ingegneristica del secolo scorso. Con negli occhi ancora lo stupore dell'eleganza costruttiva del sito lasciamo alle spalle il faraglione Pan di Zucchero e le sue splendide falesie per affrontare la prima vera salita della vacanza (3km con 13% di pendenza media). Giunti al colle il cartello merita un adesivo Bikerful. Arrivo di tappa in discesa all'agriturismo Sa Rocca adagiato in un prato nel mezzo di una valletta sospesa. Esito della giornata mai scontato per le condizioni metereologiche incerte: ancora qualche isolato rovescio ma soprattutto maestrale forte (MAI alle spalle).
05:02
60.0km
11.9km/h
960m
870m
Dopo 4 ore di attesa finalmente la perturbazione si placa. Ripartiamo dalla squallida piazza Roma di architettura fascista optando per la via più diretta per Iglesias. E così la quiete della pista ciclabile del mattino diventa presto un lontano ricordo dinanzi a 6km di una sconsigliatissima SP2 (non fatela proprio!). L'uscita però è una stradina di campagna con asfalto da tavola di biliardo che ci conduce a destinazione. Il capoluogo ci accoglie con un nuovo ed ultimo scroscio sotto il quale stavolta ci inzuppiamo per bene.
01:41
24.2km
14.4km/h
200m
110m
Preziosa colazione con focaccia, fainè (farinata tabarkina) e cappuccino poi ci imbarchiamo per Calasetta e completiamo il periplo di Sant'Antioco. 20km di perfetta pista ciclabile ci portano a Carbonia dove ci attende una perturbazione da 7-10 mm/h. Ci ripariamo come possiamo ma non dove vogliamo perché il museo del Carbone è in restauro.
03:29
37.1km
10.6km/h
210m
130m
Sic went gravel riding.
October 21, 2025
Circumnavighiamo la quarta isola più grande d'Italia e giunti a Calasetta ci imbarchiamo per l'isola di San Pietro. Appena approdati ci dirigiamo a Capo Sandalo per le ultime luci del tramonto. Segue prima pedalata in notturna della vacanza per il ritorno a Carloforte. Il centro storico è una piccola gemma, la lingua parlata è un dialetto con indubbie origini genovesi e la cena a base di tonno rosso, cascà e bobba è ottima.
06:19
82.0km
13.0km/h
1,090m
1,070m
Su e giù per la costa di Domus de Maria e Teulada con le sue spiagge bianche caraibiche. La magnifica linea di costa si interrompe bruscamente contro la base militare di Teulada che andiamo a costeggiare nell'entroterra. Appena terminato il filo spinato, ci riportiamo sulla linea di costa facendo un po' di gravel tra le saline e i suoi fenicotteri. Una splendida pista ciclabile ci accompagna infine sull'isola di Sant'Antioco.
05:54
93.1km
15.8km/h
710m
720m
Usciti da Cagliari dopo un brunch con pizzetta sarda attraversiamo il Campidano imbattendoci negli stabilimenti Ichnusa e Lidl Sardegna. Costeggiamo poi la raffineria Saras di Surroch per poi planare al tramonto nella città archeologica di Nora. Notte nella vicina Pula.
04:52
73.0km
15.0km/h
370m
410m
04:21
56.5km
13.0km/h
890m
810m
02:32
40.0km
15.8km/h
380m
490m
But I don't believe it! Incredible, among other things this journey from the stories really inspires me.
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