Palazzo San Giorgio

Genova mancava di un edificio pubblico fino a quando nel 1257 il Capitano del popolo Guglielmo Boccanegra decise di costruirne uno presso la Ripa Maris, centro economico dell’epoca. I Magistri antelamici giunti dalla Lombardia, sotto la guida del frate Oliviero, realizzarono l’edificio come un pontile proteso verso le onde, ma il palazzo fu sede del Comune per soli 2 anni, fino a quando, nel 1262, il Boccanegra fu deposto ed esiliato. Con il trasferimento del governo cittadino a Palazzo Ducale, qui rimase solo la sede delle magistrature di controllo dei traffici portuali e vi vennero insediate la dogana e gli uffici delle “Compere”, incaricati della gestione dei prestiti di denaro fatti dai cittadini al Comune. La tradizione narra che qui, dopo la battaglia della Meloria, venisse tenuto prigioniero Marco Polo, che dettò il suo Milione al Pisano Rustichello. Nel XV sec.
Il palazzo passò al Banco di S. Giorgio, potentissimo istituto di credito che gestiva il debito pubblico della Repubblica e amministrava le gabelle e le colonie d’oltremare che ampliò l’edificio nel 1570 e fece affrescare dal Tavarone la facciata a mare con S. Giorgio che uccide il drago.
La parte più medioevale dell’edificio con il portico a 5 arcate in pietra grigia, con trifore e quadrifore è stata restaurata e rimaneggiata nel 1890 dal D’Andrade. Oggi è sede dell’autorità portuale e parzialmente visitabile

Bellissimo edificio antico vicino al famoso porto.