La trincea Perdonanzestellung (letteralmente “posizione Perdonanze”) fu costruita da truppe austroungariche nel 1918 per completare la cintura di posizione fortificate che circondavano Vittorio Veneto da ovest. Una trincea di osservazione avanzata che si trovava in posizione strategica per il vasto campo visivo sulla pianura sottostante e sulla zona del Piave (la vegetazione frontale all’epoca veniva abbattuta). La sua importanza era aumentata dal fatto di essere posta a chiusura di una piccola valle, a controllo dei movimenti che avvenivano nelle carrarecce minori che portavano in città. Da essa si potevano scorgere le vampe delle artiglierie italiane in partenza. In caso di avanzata nemica, la sua funzione consisteva anche nell’individuare e segnalare la direzione di marcia delle colonne, fornire aggiornamenti ai comandi militari e dati di tiro su eventuali bersagli.
Questa trincea, lontana dal fronte e realizzata in modo accurato, in origine era più lunga di un paio di metri, poi franati nel tempo. Era profonda a sufficienza per permettere ai soldati di camminare in piedi; il fondo era realizzato in pendenza e provvisto di una base di ciotoli che consentivano all’acqua di defluire e impedire il formarsi di fango. Sopra i ciotoli venivano posizionate delle assi di legno per l’intera lunghezza. Le pareti erano ottenute dall’intreccio a graticcio di rami sostenuti da pali, così da evitare che il terreno potesse franare. A margine c’era un piccolo tetto di graticci a mascherare la postazione di osservazione principale ed un portello ribaltabile in legno, dove all’occorrenza veniva piazzata una mitragliatrice. All’altro capo, verso la carrareccia, era stata ricavata una piccola baracca con tetto in lamiera dove si riposavano i soldati fuori servizio. Per le normali funzioni la postazione disponeva di 4/5 uomini al comando di un sottoufficiale. Come tutte, era protetta da filo spinato fisso o “cavalli di Frisia”, di cui un elemento è stato ricostruito con materiale dell’epoca ritrovato sul luogo.