About Giordano Bertocchi
7,282 km
626:04 h
Recent Activity
Giordano Bertocchi planned a gravel ride.
October 17, 2025
03:33
63.1km
17.8km/h
420m
420m
Giordano Bertocchi planned a hike.
October 4, 2025
02:43
6.51km
2.4km/h
490m
490m
Giordano Bertocchi went for a hike.
September 14, 2025
02:39
12.2km
4.6km/h
270m
270m
Giordano Bertocchi and maurizio VOLPI went gravel riding.
September 6, 2025
08:10
164km
20.0km/h
940m
930m
Giordano Bertocchi planned a bike ride.
September 5, 2025
09:55
161km
16.2km/h
1,430m
1,430m
Giordano Bertocchi and Fabio went for a hike.
August 29, 2025
Il percorso inizia dall'iconico Eremo di Santo Spirito a Majella, cuore pulsante della spiritualità celestiniana. Il primo tratto si snoda attraverso una splendida faggeta. La discesa su sterrati offre panorami sulla Majella, mentre si attraversano i meravigliosi prati della valle giumentina, caratterizzati da ampie distese erbose. Il percorso prosegue con una discesa nella gola di San Bartolomeo, dove s'incontra l'Eremo di San Bartolomeo in Legio, letteralmente incastonato nella roccia calcarea. I primi insediamenti risalgono al VI secolo quando gruppi di anacoreti provenienti dalla Sicilia, spinti dalle incursioni arabe, trovarono rifugio sulla Maiella, e l'eremo fu edificato nel 1250 circa su costruzione preesistente da papa Celestino V. Pietro da Morrone frequentò questo romitorio dalla metà del XIII secolo e all'interno dell'eremo sono ancora visibili la Scala Santa e la celletta eremitica dove il Santo Papa Eremita dimorò. Dopo la visita a questo straordinario esempio di architettura rupestre, il sentiero risale attraverso contrada Macchie di Coco per poi ridiscendere in un'altra profonda gola dove si apre la maestosa grotta di Sant'Angelo, ambiente carsico di notevole suggestione che testimonia la ricchezza geologica di questi monti. Una nuova risalita conduce sui pascoli panoramici che dominano l'intera valle, offrendo vedute spettacolari su tutto il territorio circostante. Il paesaggio si apre in ampie distese prative dove lo sguardo può spaziare liberamente tra le vette della Majella e le dolci colline pedemontane. Il percorso tocca poi l'Eremo di Sant'Onofrio e, dopo un'altra ora di cammino la tappa si conclude all'Abbazia di San Liberatore a Majella, uno dei più importanti esempi di architettura romanica d'Abruzzo, costruita intorno alla fine dell'XI secolo dai monaci benedettini di Montecassino. L'abbazia segna la fine del Cammino Classico di Celestino. Secondo la tradizione, il monastero fu costruito da Carlo Magno per ringraziare la Provvidenza della vittoria ottenuta contro i Longobardi.
07:42
25.0km
3.2km/h
890m
1,630m
Giordano Bertocchi and Fabio went for a hike.
August 28, 2025
Questa quarta tappa del Cammino di Celestino rappresenta una delle sezioni più impegnative e spettacolari dell'intero percorso, caratterizzata da panorami mozzafiato sulla Majella e da incontri ravvicinati con luoghi di spiritualità scavati nella roccia viva. Il percorso Prima parte: l'ascesa a Piana Grande Il cammino inizia da Decontra con una salita impegnativa che mette subito alla prova le gambe degli escursionisti. L'ascesa si sviluppa attraverso ampi prati esposti al sole, dove è fondamentale partire nelle prime ore del mattino per evitare le ore più calde della giornata (cosa che non abbiamo fatto noi) La fatica della salita viene ripagata da una vista straordinaria che si apre gradualmente: il maestoso gruppo della Majella si staglia all'orizzonte con il Monte Amaro, la vetta più alta del massiccio, che domina il paesaggio circostante. Raggiunta Piana Grande, il panorama spazia sui rilievi abruzzesi in una delle vedute più emozionanti dell'intero cammino. Il tratto pericoloso e l'Eremo di San Giovanni ⚠️ ATTENZIONE - TRATTO SCONSIGLIATO: Lungo il percorso esiste un sentiero alternativo che presenta rischi per l'incolumità. Si tratta di un sentiero chiuso e molto esposto che corre lungo uno strapiombo di 200 metri. Questo tratto è assolutamente sconsigliato e pericoloso per qualsiasi tipo di escursionista. Per chi sceglie il percorso sicuro, è possibile raggiungere l'Eremo di San Giovanni, un luogo di straordinario fascino interamente scavato nella roccia. L'accesso a questo eremo rupestre richiede di strisciare attraverso passaggi angusti, un'esperienza che riporta alla dimensione ascetica e penitenziale dei monaci eremiti che qui trovarono rifugio. Il ritorno e la discesa nella faggeta Il ritorno dall'eremo avviene seguendo un sentiero più tranquillo e sicuro, che permette di godere del paesaggio senza i rischi del percorso esposto. La parte successiva del cammino è una discesa "spaccagambe" attraverso una magnifica faggeta. Questo tratto, seppur impegnativo per le ginocchia, immerge completamente il pellegrino nell'atmosfera magica del bosco abruzzese. Destinazione: l'Eremo di Santo Spirito a Majella Il cammino si conclude all'Eremo di Santo Spirito a Majella, uno dei luoghi più suggestivi e spiritualmente intensi dell'intero percorso celestiniano. L'eremo appare letteralmente incastonato nella roccia, frutto dell'incredibile lavoro di generazioni di monaci che hanno modellato la pietra viva per creare celle, cappelle e spazi di preghiera. La visita all'eremo riserva un'ulteriore emozione: durante questa stagione è possibile sentire riecheggiare tra le pareti rocciose i primi bramiti dei cervi, un richiamo selvaggio e primordiale che aggiunge una dimensione ancora più intensa al silenzio contemplativo del luogo. Questi suoni della natura selvaggia, che si alternano al vento tra le rocce, creano un'atmosfera unica dove spiritualità e mondo naturale si fondono perfettamente. La visita guidata È fortemente consigliata la visita guidata dell'eremo, che permette di scoprire: - I ruderi del monastero con le sue strutture originali - La suggestiva Scala Santa, percorso di devozione e penitenza - Le celle monastiche scavate nella roccia - Gli spazi comuni dove si svolgeva la vita comunitaria - I dettagli architettonici e spirituali che rendono unico questo luogo
06:28
13.0km
2.0km/h
1,040m
710m
Giordano Bertocchi and Fabio went for a hike.
August 27, 2025
La giornata inizia nel suggestivo borgo di Caramanico Terme, rinomato (ex) centro termale incastonato tra le montagne abruzzesi. Il cammino prende avvio con una visita alla sede scientifica del Parco Nazionale della Maiella, importante centro di ricerca e conservazione di uno dei parchi più preziosi d'Italia. Il sentiero procede quindi verso la Gola dell'Orfento, una delle riserve naturali statali più spettacolari dell'Abruzzo. La discesa attraverso questo canyon naturale offre scorci mozzafiato e un'immersione totale nella natura incontaminata, dove il torrente Orfento ha scavato nei millennii profonde gole calcaree. L'Eremo di Sant'Onofrio Punto di massima suggestione del percorso sono i ruderi dell'Eremo di Sant'Onofrio, antico luogo di ritiro spirituale che testimonia la tradizione eremitica abruzzese. Questi resti, abbarbicati sulla roccia, raccontano storie di fede e solitudine immerse in un paesaggio splendido. La salita a Decontra Il ritorno avviene lungo lo stesso sentiero, ma il viaggio prosegue con una salita abbastanza impegnativa, complice il caldo, verso il piccolo borgo di Decontra. Questa piccola contrada, che conta meno di 100 abitanti, si trova a 810 metri di quota e regala una vista invidiabile sulla Valle dell'Orfento e sui maestosi profili della Maiella.
02:59
13.1km
4.4km/h
670m
460m
How is it? Challenging?
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