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Pedalare con lentezza

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Map data © OpenStreetMap contributors
About Pedalare con lentezza
Cicloturismo nelle Marche. Percorsi e storie raccolti pedalando in bicicletta nelle zone di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Ancona.
Nel sito trovate percorsi con descrizione dettagliata, foto, altimetria e traccia gpx.
Qui condivido qualche mia uscita. La traccia non è modificata e riporta tutte quelle deviazioni strane che si fanno normalmente, soprattutto nei centri storici.
Buone pedalate nelle Marche!

pedalareconlentezza.com

Distance travelled

11,743 km

Time in motion

1026:20 h

Recent Activity

    went gravel riding.

    3 days ago

    Potentia Gravel

    Giro rilassante, fatto in una giornata dal meteo malinconico, che mi ha ricordato i luoghi suggestivi di Radio Freccia. Ho pedalato quasi sempre con la bellissima colonna sonora del film in testa. Ciclovia del Potenza sempre meravigliosa.

    05:24

    91.8km

    17.0km/h

    690m

    680m

    went gravel riding.

    5 days ago

    Giretto corto ma discretamente impegnativo, portato a termine in una giornata di fine autunno nebbiosa e fangosa. Da Cupra Marittima. Salita a Ripatransone per Contrada Colle S. Andrea. Poi discesa sterrata di Contrada Ciapella, salita di Contrada S. Imero, sterrata di Colle del Giglio, salita a Carassai per la terribile Contrada Corneto e ritorno al mare per la strada bianca di Contrada Marezi.

    04:35

    54.4km

    11.9km/h

    1,350m

    1,330m

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    went gravel riding.

    December 10, 2025

    Partenza fissata a Porto Sant’Elpidio, naturalmente presso il B&B Pedalare con lentezza. Ci dirigiamo verso Civitanova Marche, in prossimità del parcheggio dello stadio, a Nord della foce del fiume Chienti, dove inizia la pista ciclabile che costeggia il lungomare sud fino alla zona del porto. Qui ci si inoltra nel centro abitato per poi tornare a ridosso della spiaggia per tutto il lungomare nord, fino al limite settentrionale della città. Un piccolo tunnel ciclopedonale ci porta al di là della ferrovia adriatica. Prendiamo la Statale 16, che qui è sufficientemente larga da non risultare pericolosa. A Porto Potenza Picena ci infiliamo nella pista ciclabile che costeggia la SS16 lato monti e arriviamo al Parco dei laghetti. L’atmosfera è bella e rilassante. Pedaliamo sulla stradina sterrata costeggiando lo specchio d’acqua nel silenzio totale. Uno spiazzo ci consente di fare una foto che speriamo fissi per sempre quell’attimo di pace e serenità che la natura ci infonde.  Usciamo dal parco dei laghetti. Finisce lo sterrato e inizia l’asfalto di Contrada Torrenova. Direzione Ovest, verso il primo santuario della giornata: San Girio. La strada è stretta, l’asfalto a volte sconnesso, il traffico quasi assente. Siamo in mezzo alla campagna. Notiamo gli ulivi, i campi coltivati, il profumo della terra appena smossa dai trattori. Arriviamo a San Girio per una salita brecciata corta ma decisa, con una pendenza vicina al 20%. Una foto al santuario e ripartiamo. Qualche centinaio di metri di discesa e subito a sinistra prendiamo la brecciata della Contrada Altavilla. Si tratta di una bella strada bianca, che passa in mezzo alla campagna nel silenzio totale. Siamo nella valle del fiume Potenza, sotto il crinale di Potenza Picena, che sembra osservarci dall’alto, aspettandoci al varco. Dopo un paio di chilometri di strada abbastanza pianeggiante giriamo a sinistra, per Contrada Carpineto. La strada ben presto inizia a salire decisa. Istintivamente cambiamo posizione in bici. Stare in punta di sella è necessario, visto che la pendenza cresce progressivamente fino al 22%. Gli ultimi tornanti sono sempre impegnativi, ma torna l’asfalto, che sicuramente ci rende l’ascesa meno terribile. Il centro storico di Potenza Picena è proprio sopra di noi. Vale di certo la pena una piccola deviazione per visitarlo. Andiamo in direzione Macerata per la Strada Provinciale Potentina, ma ben presto ci buttiamo in una discesa brecciata sulla sinistra, giù verso il Fosso Sant’Angelo. Il senso di libertà nel percorrere la discesa bianca tra le case è sorprendente. Lasciamo alle nostre spalle il colle di Potenza Picena e ben presto ci ritroviamo al fondo della valle. Inizia qui l’ascesa al crinale successivo, quello di Contrada Castelletta. Il tratto brecciato raggiunge la pendenza massima del 19%, regalandoci 600 metri di sofferenza pura. Una volta arrivati al crinale torniamo sull’asfalto. La pendenza diminuisce e, mentre ci riavviciniamo alla SP Potentina, possiamo apprezzare la vista sulle colline intorno a noi. A sinistra il Colle di Montelupone, verso cui siamo diretti. A destra la valle del Fosso Sant’Angelo, che abbiamo appena superato.  La salita verso il borgo di Montelupone non è assolutamente impegnativa. Arrivati allo svalico, prima di proseguire, attraversiamo il bellissimo centro storico, magari con una sosta al bar nella Piazza del Comune. Lasciamo Montelupone osservandolo ancora una volta, mentre ci allontaniamo in direzione di Macerata. Si sale ancora, anche se dolcemente. Si gira a sinistra e ci si ritrova nella bellissima Contrada Montenovo. Le caratteristiche torrette poste all’ingresso di una villa, la strada che diventa piacevole da percorrere, piana o leggermente in discesa, la vista che si apre sulle colline coltivate fino ai Sibillini sullo sfondo sono il giusto premio per essere arrivati quassù. Torniamo in vista della vallata del Chienti e presto appare davanti a noi il bel borgo di Morrovalle, molto piacevole da visitare, prima di buttarci nella veloce discesa di Fonti Giannino. Siamo diretti verso il Convento dei Padri Passionisti, ma non ci lasciamo scappare l’occasione di percorrere un bellissimo e silenzioso sterrato sulla destra. Purtroppo a un certo punto lo sterrato finisce e ci ritroviamo sulla salita asfaltata, che ci porta a scollinare presso il Santuario Madonna della Quercia.. La discesa, che serpeggia tra le colline, è bella e riposante. Ci rilassiamo un po’ prima di ricominciare a salire verso Contrada Castellano, dove, in prossimità di un vecchio casale, prendiamo a sinistra per uno sterrato in mezzo ai campi dove sembra di essere fuori dal mondo. La discesetta che ci porta sulla strada asfaltata di Contrada Burella è molto sconnessa e richiede attenzione. Ci dirigiamo verso la famosa Abbazia di San Claudio al Chienti, che si staglia davanti a noi sulla sinistra. Dopo circa due chilometri e mezzo però prendiamo una strada bianca sulla destra. Costeggiamo la ferrovia e affrontiamo un paio di rampe, sempre su strada bianca. Superiamo una casa e la strada bianca diventa uno sterrato, che ci porta su un nuovo tratto di brecciata che sembra costeggiare la ferrovia indefinitamente. All’improvviso un piccolo tunnel appare sulla sinistra. Possiamo così oltrepassare la ferrovia e finalmente arrivare a San Claudio. Obbligatoria una sosta per goderci questo luogo meraviglioso. Ripartiamo pedalando sul lungo viale alberato che porta alla Strada provinciale 485 e ci dirigiamo verso Est, verso il mare. Qui la provinciale è pericolosa e occorre fare attenzione, finché la strada non si allarga e compare una bella ed invitante striscia di prato sulla destra, che andiamo prontamente a sfruttare con le nostre gomme da gravel. Presto lasciamo la provinciale per attraversare la Contrada Sarrocciano, su strada bianca, a poche centinaia di metri dal fiume Chienti. Arriviamo a Trodica dove imbocchiamo Via 29 Giugno, che ci porta alla località Selve. La strada fa parte della Via delle abbazie. L’asfalto è un po dissestato, ma ottimo per la gravel. Il traffico è scarso e tutto sommato pedalare qui è decisamente piacevole. Attraversiamo di nuovo la ferrovia per un piccolo passaggio a livello (la ferrovia è stata un’altra presenza costante in questo giro) e andiamo verso Montecosaro Scalo. Arriviamo alla Basilica della Santissima Annunziata, conosciuta anche come Santa Maria a Pié di Chienti, attraverso Via Abbadia, uno sterrato in prossimità del Parco fluviale. La Basilica è bellissima ed imponente ed invita a una sosta per ammirare il suo meraviglioso interno. La trafficata Strada Provinciale 8 ci porta in prossimità del centro abitato di Casette d’Ete, dove prendiamo la ciclabile brecciata che ci accompagna verso la molto più tranquilla Strada Santa Croce. Costeggiamo adesso non il Chienti, ma il suo “fratello minore”, l’Ete Morto, di cui ho già parlato in La valle dell’Ete Morto. La strada è dissestata e sporca, con il tipico “asfalto da gravel”. Ci fanno compagnia  i vivai con i loro bei palmeti. Affrontiamo l’ultimo tratto brecciato e arriviamo in vista dell’ultimo luogo sacro della giornata: l’Abbazia di Santa Croce al Chienti. Il vecchio monastero è di solito chiuso al pubblico, se non per un paio di giorni al mese. Ciò che ci colpisce arrivando in bicicletta è l’assoluta pace e tranquillità della zona. Siamo lontani dal traffico e dal caos, completamente immersi nella serenità della campagna. L’antico edificio sembra goderne quanto noi. Ancora pochi chilometri di strada bianca e poi asfalto e torniamo a Civitanova Marche. Attraverso la pista ciclabile di Porto Sant’Elpidio arriviamo presso il punto di partenza. La vista del centro commerciale e del traffico della Statale 16 sicuramente provocherà la nostalgia dei bellissimi luoghi visitati oggi e la voglia di ripartire subito per una nuova avventura in bicicletta.

    89.3km

    790m

    790m

    went gravel riding.

    December 7, 2025

    Lunghetto discretamente impegnativo. Andata per il classico crinale S. Elpidio a Mare-Monte Urano-Rapagnano-Montegiorgio-M.V. Corrado-Falerone-S. Angelo in Pontano. Poi la bellissima e panoramica strada di Santa Maddalena. Sono sceso presso il fondovalle e ho affrontato la vera fatica della giornata, la salita delle Scalette, che, con le sue rampe al 20%, mi ha portato a San Ginesio e il desiderato bombolone presso il Bar Centrale. Ritorno per i saliscendi di Colmurano e Urbisaglia, poi Petriolo, La Macina, Monte Urano e discesa di Strada Calcinara. Tutto molto panoramico e soddisfacente, tanta fatica, zero pianura. Queste sono le Marche!

    08:58

    119km

    13.2km/h

    2,230m

    2,240m

    went gravel riding.

    November 9, 2025

    Partenza da Valtopina con temperatura di appena 5 gradi. Il fondovalle è gelido. Presto affronto la salita verso Cupacci e il freddo diventa un ricordo. La strada bianca serpeggia nel bosco con una serie infinita di tornanti. Il silenzio regna sovrano. Si sale e poi si scende nella vallata, sempre su strade bianche o sterrate. Salgo a Collepino e scopro questo bellissimo borgo di cui ignoravo l'esistenza. Continuo ancora a salire verso il sentiero dei rifugi. Scendo con una stradina spettacolare a Spello, dove prendo la Fascia Olivata per arrivare a Assisi. Il tempo di un cappuccino e una rocciata e riparto. Prendo il Cammino francescano della Pace, che da Assisi porta a Gubbio. Arrrivo a Valfabbrica e poi prendo la Strada della Diga, godendomi il panorama sul Lago. Salgo a Casacastalda e oltre, per poi scendere ancora per strade bianche verso Nocera Umbra e la Vecchia Flaminia, con cui torno al punto di partenza. Giro meraviglioso nella migliore stagione dell'anno.

    08:39

    92.2km

    10.7km/h

    2,390m

    2,380m

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    1. November 13, 2025

      Truly a beautiful tour, congratulations, after the Martani mountains I absolutely have to do this one 🤙

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    went gravel riding.

    October 26, 2025

    Bel giro ad anello da San Giorgio all'Isola. Prima parte asfalto piacevole e panoramico, con le frazioni del Montegallo al cospetto del Vettore vestito dei meravigliosi colori dell'Autunno. Dopo Balzo la discesa lungo il Fluvione verso Uscerno e la seconda parte decisamente gravel, con l'anello di Bovecchia ed Osoli e poi con la salita sterrata dopo Olibra per Casale. Rientro per Illice e il lungolago di Gerosa.

    05:11

    58.3km

    11.2km/h

    1,410m

    1,420m

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    went gravel riding.

    September 28, 2025

    Tappa conclusiva di Le Vie Eterne Lazio Bikepacking. 190 km seguendo la Vecchia Salaria fino ad Ascoli. Purtroppo ho sbagliato presso Bacugno e mi sono fatto qualche chilometro sulla strada nuova. Dopo Ascoli la ciclovia del Tronto, poi la Sentina di San Benedetto del Tronto e ritorno a Porto Sant'Elpidio per l'Adriatica. Dopo una settimana di luoghi e strade sconosciuti è stato bello e rassicurante tornare a percorrere vie note.

    12:14

    191km

    15.6km/h

    1,030m

    1,390m

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    went gravel riding.

    September 27, 2025

    Come al solito sono partito molto presto, quasi di notte. Subito una stradina chiusa e rientro sulla provinciale per Guarcino, dove ho fatto la colazione in una pasticceria famosa per i suoi amaretti. Ho lasciato la Ciociaria per il freddo dei Monti Simbruini e la ciclovia sterrata dell'alto corso dell'Aniene, con cui ho raggiunto Subiaco. Successivamente ho affrontato la mitica ascesa al borgo di Cervara di Roma che, con la bici carica, mi ha messo duramente alla prova. Particolarmente i primi 3 chilometri sono quasi inumani. Infine discesa velocissima e lunghissima verso Arsoli e avvicinamento a Rieti attraverso il lago di Turano.

    11:33

    136km

    11.8km/h

    1,970m

    2,250m

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    went gravel riding.

    September 26, 2025

    Tappa completamente su asfalto... ma che asfalto! Da Isola del Liri salita a Santopadre, poi discesa veloce a Roccasecca, dove ho preso la meravigliosa strada oramai chiusa al traffico veicolare chiamata Tracciolino, che si insinua silenziosamente nelle Gole del Melfa. Ho poi costeggiato il bel Lago di Posta e Fibreno prima di passare per Sora. Arrivare a Vico nel Lazio è stata dura, con tanti saliscendi e rampe severe, che a questo punto del viaggio si sono fatte sentire. Vico è stata una bellissima scoperta. Avevo inserito il pernottamento qui solo per motivi logistici. Ho invece trovato un borgo meraviglioso e perfettamente conservato dove, manco a dirlo, ho mangiato in maniera divina.

    10:31

    111km

    10.6km/h

    2,300m

    1,820m

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    September 25, 2025

    Partenza all'alba, come sempre. Subito la bellissima salita al borgo di Nemi, affacciato sull'omonimo lago. Poi gli sterrati nel bosco del Monte Artemisio e i Protoni del Vivaro. Dopo il passaggio a Valmontone ho fatto il mio ingresso per strade bianche in Ciociaria. La vecchia ferrovia, ora via ciclabile, mio ha portato da Paliano a Fiuggi, con molti tratti a mezza costa e panorami spettacolari. Il Lago di Canterno, Alatri e infine l'arrivo a Isola del Liri, con la sua famosa cascata nel centro storico. Inutile dire che anche a Isola del Liri la sera ho cenato benissimo.

    10:45

    132km

    12.3km/h

    1,820m

    2,020m

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