La pace è una buona cosa. Crea stabilità, opportunità sostenibili e visione. Con l'annessione di Sagalassos all'Impero romano nel 25 a.C., una pace duratura fu introdotta nella regione storica della Pisidia. Uno degli effetti su Sagalassos fu la sua crescita come centro urbano. Furono effettuati vari investimenti nelle infrastrutture e nell'architettura pubblica, ma anche la sua popolazione aumentò, forse in modo considerevole. Furono creati nuovi quartieri per questi nuovi abitanti, tra gli altri sui soleggiati pendii orientali della città. Naturalmente, uno degli elementi essenziali per rendere possibile la vita era la fornitura di acqua potabile.
Questa fontana di fine I secolo a.C. captava una fonte d'acqua naturale, che, fortunatamente, è ancora attiva. La fontana in stile dorico era principalmente un edificio funzionale, dove gli abitanti del quartiere urbano potevano andare a raccogliere le loro scorte quotidiane d'acqua con delle brocche. La purezza dell'acqua, la sua portata e le ali costruite sopra le vasche che la proteggevano dal calore e dallo sporco mantenevano la qualità di questa risorsa essenziale. Le tracce di usura sulle balaustre indicano inoltre che gli abitanti di Sagalassos utilizzavano questa fontana come lavatoio per il bucato.
Nella tarda antichità, il cortile e le vasche della fontana furono riempiti di terra e l'acqua fu deviata in condotte di terracotta verso destinazioni ignote in città. In seguito, alcune parti del monumento crollarono.
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