Antiche Faggete della Foresta di Soignes

Conservare la diversità della vita sulla Terra è fondamentale per il benessere umano globale. Con il supporto della Convenzione sul patrimonio mondiale dell'UNESCO (1972), i siti naturali in tutto il mondo beneficiano del riconoscimento internazionale, rendendo la loro protezione un dovere della comunità internazionale nel suo insieme. Le proprietà del patrimonio mondiale possono quindi accedere all'assistenza tecnica e finanziaria per affrontare minacce come l'invasione agricola, le specie invasive e il bracconaggio.La Convenzione sul patrimonio mondiale è uno degli strumenti internazionali di maggior successo per proteggere i luoghi naturali più straordinari del pianeta, caratterizzati dalla loro bellezza naturale o dalla biodiversità, dall'ecosistema e dai valori geologici eccezionali. La Convenzione ha fornito il riconoscimento internazionale a circa 3.500.000 km2 in oltre 250 siti terrestri e marini in più di 100 paesi e, sebbene permangano alcune lacune nella Lista del patrimonio mondiale, attualmente protegge un campione estremamente prezioso del nostro patrimonio naturale.Per essere iscritto nella Lista del patrimonio mondiale, un sito deve avere valori come fenomeni naturali superlativi; rappresentare stati importanti della storia della terra, dimostrare significativi processi ecologici e biologici e contenere importanti habitat naturali.Dal 2017, le parti meglio protette (riserve forestali integrali) della Foresta di Sonian sono incluse come componenti della proprietà del Patrimonio Mondiale "Foreste di faggi antiche e primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa". Questa proprietà transnazionale comprende 94 componenti in 18 paesi. Dalla fine dell'ultima era glaciale, il faggio europeo si è diffuso da poche aree rifugio isolate nelle Alpi, nei Carpazi, nelle Dinaridi, nel Mediterraneo e nei Pirenei in un breve periodo di alcune migliaia di anni in un processo che è ancora in corso. La riuscita espansione in un intero continente è correlata all'adattabilità dell'albero e alla tolleranza di diverse condizioni climatiche, geografiche e fisiche. Il Comitato del Patrimonio Mondiale ha riconosciuto il sito come una testimonianza condivisa dell'eccezionale evoluzione e dell'impatto dell'ecosistema del faggio in Europa dall'ultima era glaciale.