Scultura Survival of the Fattest, Ringkøbing

Survival of the Fattest è una scultura raffigurante un bambino piccolo e affamato che porta in braccio una donna obesa.È stata creata nel 2002 da Jens Galschiøt e Lars Calmar e intende illustrare la distribuzione squilibrata e iniqua delle risorse globali.
La scultura in bronzo, alta 3,5 metri, raffigura una gigantesca donna occidentale grassa seduta sulle spalle di un bambino africano affamato. La donna tiene in mano una bilancia, simbolo di giustizia, ma ha gli occhi chiusi. Questo vuole rappresentare come la giustizia sia degenerata in ipocrisia.Rappresenta anche la riluttanza a vedere l'ingiustizia palese.Il nome "Survival of the Fattest" è un riferimento ironico al detto darwiniano "Survival of the Fittest".La scultura vuole essere un messaggio per le fasce più ricche del mondo. Il loro focus è sull'obesità delle persone nel mondo occidentale dovuta al loro consumo eccessivo, mentre le persone nel "Terzo Mondo" muoiono di fame. A causa della distribuzione squilibrata delle risorse nel mondo, la maggior parte delle persone
nel mondo occidentale vive più o meno agiatamente e opprime i poveri attraverso un commercio globale iniquo. I paesi "più poveri" sono tenuti lontani dai mercati occidentali dai paesi ricchi attraverso barriere tariffarie e sussidi.de.wikipedia.org/wiki/Survival_of_the_Fattest

Sfortunatamente, finché il grano sarà scambiato in borsa, nulla cambierà.

Scultura a Ringkøbing, vicino al porto. Dovrebbe rappresentare ricchi e poveri.