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Ponte Tura

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    I migliori percorsi per cicloturismo che includono l'Highlight 'Ponte Tura'

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    (5)

    54

    ciclisti

    1. Porta Corsica – Poggio la Mozza giro ad anello con partenza da Grosseto

    55,6km

    03:37

    550m

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    Suggerimenti

    1 settembre 2021

    Il Ponte Tura e la Steccaia, rappresentano l'opera idraulica più importante della bonifica della Maremma, promossa prevalentemente durante il periodo lorenese e attuata da valenti scienziati e tecnici.

    Ponte Tura è il nome che oggi si dà all'edificio che, con questa forma, fu costruito nel 1914. Al suo posto esisteva già un Ponte Tura eseguito dal Manetti intorno al 1830.

    Il Ponte Tura ha proprio il senso di “turare” l'ingresso dell'acqua dell'Ombrone nel Canale Diversivo e di reGolamentarne l'afflusso.

    Il Fosso Beveraggio è il solo corso d'acqua rimasto oggi a Ponte Tura. Uscendo a sinistra attraverso l'opera di presa che si trova prima di Ponte Tura, si dirige verso la città e dopo aver passato le chiuse di una piccola centrale idroelettrica, in parte serve all'irrigazione agricola e in parte si interra sotto Via Liri, via della Pace, fino ad uscire al di là del viale Uranio e correre al lato del tracciato del canale diversivo.

    Con il termine steccaia si nominarono le derivazioni di acqua dal fiume per l'alimentazione di fossi e canali. Il termine deriva dal fatto che le prime opere di questo tipo erano costruite con palificate e gabbie di legname, ed è poi rimasto in uso per indicare l'opera di derivazione anche quando la modalità esecutiva sostituirà le parti in legno con calcestruzzo e muratura.

    Per le opere di bonifica della Maremma grossetana la Steccaia delle Bucacce è la più significativa in quanto alimentava il Primo Canale Diversivo che con l'apporto di acque torbide verso il padule, insieme alle altre opere di drenaggio, ha avuto un ruolo determinate per la soluzione dei problemi delle terre paludose e malariche della pianura tra Grosseto e Castiglione della Pescaia. Inoltre, la Steccaia rappresenta ancora oggi la località dove è ancora presente questa opera di presa.

    La Steccaia consentiva, tramite appositi macchinari, di manovrare il complesso sistema di chiuse e cateratte lungo il tratto terminale del fiume Ombrone, garantendo così, grazie alla regolamentazione delle acque, di recuperare terreni da destinarsi all'agricoltura.

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