About Bruno
4,481 km
215:02 h
Recent Activity
Ivano Carpentieri and Bruno went cycling.
September 13, 2025
01:40
29.5km
17.8km/h
520m
520m
Bruno went cycling.
July 30, 2025
La tappa di oggi è stata del tutto simile a quella di ieri per la prima parte. Come ci si avvicina a Parigi si entra in un bosco molto fitto in cui ci si sente dispersi. Un secondo bosco, questa volta più curato e antropizzato, si trova a circa trenta chilometri da Parigi. L'arrivo in città è stato molto lungo: si attraversa una lunghissima periferia senza alcuna linea di separazione tra i piccoli paesini e la grande città. Si capisce che ci si sta avvicinando perché i palazzi diventano pian piano più alti e vicini tra di loro. Proprio per questo motivo, senza alcun preavviso mi sono trovato in centro. La prima visita ha interessato la torre Eiffel, simbolo del mio viaggio. Penso sia del tutto inutile descrivere l'emozione che si prova nel vedere il simbolo, il quasi feticcio a cui andava la mente in tutti i momenti più intensi del viaggio: la grande torre. Un altro importante simbolo è stato l'arco di trionfo, ovvero l'oggetto della seconda visita. A giornata terminata posso dire che non mi sembra di aver corso per 180 chilometri tanta era l'emozione! Arrivato il hotel, con mio grande stupore, ho avvertito una certa malinconia: anche se molto faticoso mi stavo affezionando a questo nuovo modo di vivere.
08:29
181km
21.3km/h
570m
630m
Bruno went cycling.
July 29, 2025
Quest'oggi, sul momento di accendere il computer di bordo, questo non dava segni di attività. Sono andato in panico pensando al modo in cui avrei potuto fare la tappa senza lo strumento di navigazione. Provandolo a caricare più volte, tutte senza alcun risultato, ho perso una buona mezz'ora nel posizionare il telefono sullo sterzo per ovviare al computer. Dopo tutto questo tempo ho staccato il computer dall'alimentazione per rimetterlo nella borsa e, nel farlo, ho notato che si era scaldato. Ciò costituiva un chiaro segnale di una avvenuta ricarica. Insistendo ancora ho scoperto che, a computer completamente spento, per accenderlo occorre tenere premuto il tasto di accensione per circa quindici secondi. Un po' scocciato da questo ritardo imprevisto sono partito in direzione Parigi. La tappa è stata, nel suo complesso, un continuo correre sui canali. Nonostante il ritardo, vedendo da lontano il paese di Cour du Château, ho deviato il percorso per una visita veloce. Il paesino è davvero molto bello e caratteristico e meriterebbe altro tempo ma sono dovuto andar via. Dato che la maggior parte delle boulangerie in Francia chiudono ad orario di pranzo sono andato in crisi di fame. Con mio stupore, a circa quaranta chilometri dall'arrivo, ho trovato un piccola boulangerie aperta dove ho divorato un pasticcio molto grande zeppo di marmellata. Gli effetti di questo cibo non hanno tardato e, come per magia, ho ripreso la corsa più leggero di prima riuscendo a superare i chilometri prefissati. Com'è bello riposarsi sapendo che domani sarà l'ultimo giorno!
07:58
191km
24.0km/h
530m
610m
Bruno went cycling.
July 28, 2025
Uscito con un buon umore dall'hotel ho indossato subito la mantellina impermeabile per proteggermi da una sottile pioggerellina. Arrivato nel centro di Lyon ho preso la candelina che avevo portato con me da casa e l'ho posizionata sul manubrio per festeggiare il mio compleanno. Le cuffie da qualche giorno avevano smesso di caricarsi ed iniziavo a razionare la musica per poter riprodurre qualcosa all'arrivo. Per questo motivo l'umore si è guastato nel corso della giornata a causa del tempo e dei paesaggi che possedevano la capacità di disorientarti. L'umore è andato a rinforzarsi lungo i canali francesi molto curati ed esclusivamente dedicati a pedoni e ciclisti. Arrivato a Boubon-Lancy mi sono sentito immediatamente felice poiché davvero vicino alla meta finale.
08:14
174km
21.1km/h
1,520m
1,450m
Bruno went cycling.
July 27, 2025
Come ogni mattino, quando è giunto il momento di partire non si vuol farlo. Anche questa mattina: i chilometri erano parecchi fino a Lyon e, a causa di qualche imprevisto, ho tardato la partenza. Pochi chilometri dopo la partenza, mentre percorrevo una ciclopedonale, ho avvertito un leggero rumore metallico ad ogni rotazione della ruota. Mi sono fermato per controllare meglio ed avevo una puntina nel copertone anteriore. Estraendola ha lasciato un foro e quindi sono stato costretto a fermarmi per riparare la ruota. Nella riparazione ho notato che anche sulla ruota posteriore vi era una puntina che per fortuna ha mancato la camera d'aria. Dopo la riparazione ho ripreso la marcia ed ho notato parecchi ciclisti fermi per il medesimo problema. Dopo neanche un chilometro mi sono fermato per essere stato chiamato da un gruppo di ciclisti che, forando, non avevano gli strumenti per la riparazione. Anche se in ritardo ho avvertito un dovere a fermarmi e, per aiutarli, ho perso quasi un'ora. Continuando per Lyon ho fatto la conoscenza di un signore molto simpatico ma che parlava soltanto francese e che mi ha accompagnato fino a Chambéry. In alcuni contesti servono soltanto alcuni vocaboli in comune e dei gesti riconosciuti per intendersi alla perfezione. Molto in ritardo sulla tabella di marcia ho aumentato il ritmo fino a Lyon. Arrivato in hotel ho avvertito un certo dolore alle gambe. Questa sera sono molto contento: è la prima volta che riesco a tangere Parigi.
07:23
182km
24.6km/h
1,090m
1,180m
Bruno went cycling.
July 26, 2025
Senza anticiparmi troppo per evitare il freddo della mattina sono partito da Lanslebourg con destinazione Col de l'Iseran. Per non bagnare i miei vestiti col mio sudore ho deciso di non indossare la mantellina in salita benché facesse freddo. Nonostante le temperature basse, in salita si suda sempre. La salita verso l'Iseran, circa 13Km con 1000m di dislivello, non è molto impegnativa ma è in quota. I paesaggi quasi marziani accompagnati da una fitta nebbia fanno in modo da spremerti fino alla cima senza neanche avvertire troppo la fatica. L'ultimo chilometro, un po' per aver aumentato significativamente il ritmo, un po' per il freddo, l'emozione e la quota ho sfiorato i 200 battiti al minuto. L'arrivo in cima, sulla strada più alta d'Europa, è stato simbolico e mi ha motivato molto: le cose stavano andando molto bene. Nello scendere l'Iseran la temperatura era di 5 C°, il cielo coperto e l'aria umida. Nonostante tutte le misure per il freddo mi sono fermato più volte nella discesa per riscaldare le mani, fondamentali per manovrare i freni. Ricercando un luogo caldo mi sono fermato nel primo paese sulla strada per un tè caldo. Dopo questa breve pausa la temperatura è andata sempre aumentando per via della quota che diminuiva. Appena arrivato in hotel è iniziata la pioggia, sono stato molto fortunato. Per questa sera ho apparecchiato tutto il tavolino dell'hotel con prodotti francesi per festeggiare la giornata.
06:37
141km
21.2km/h
1,880m
2,890m
Bruno went cycling.
July 25, 2025
Questa mattina avrei dovuto affrontare l'Iseran se non avessi avuto il cambio rotto. Per riparare il cambio sono sceso per gravità sino al paesino precedente. Pensavo di riuscire ad aggiustare il cambio in mattinata così da poter poi partire per l'Iseran in giornata. Il meccanico del paese mi ha subito contraddetto asserendo che ci sarebbe voluta l'intera giornata per sistemare la bici. Costretto com'ero ed anche un po' contento mi sono fermato un giorno per riposare.
00:31
13.2km
26.0km/h
80m
410m
Bruno went cycling.
July 24, 2025
Sono partito da Torino relativamente tardi per evitare il freddo della vetta. L'inizio della giornata non è stato dei migliori, vedevo le cime altissime delle montagne dalla valle ed il meteo era instabile. Per fronteggiare una possibile pioggia ho cambiato percorso durante la corsa. Ero molto preoccupato di trovare pioggia e di non essere attrezzato per quel meteo. La salita principale della giornata consisteva in 1600m di dislivello in 26Km. Man mano che si saliva verso il Moncenisio ci si avvicinava alle nuvole che sembravano sempre più minacciose. Giunto circa a quota 2000 ero ormai immerso nelle nuvole ed una pioggerellina sottile iniziava ad avvolgermi. Ho aggiunto i vestiti invernali sopra la mia tuta a quota 2100. Nell'ultima salita verso Bessans ho avvertito un colpo alla catena accompagnato da un rumore metallico. Il cambio si era posizionato da solo sulla marcia più pesante e non riusciva più a muoversi. Pedalando con la marcia più pesante in salita, con gran fatica, sono arrivato al rifugio dove ho capito che il cavo del cambio doveva essersi spezzato. La giornata è finita ed una delle due salite più minacciose è stata ben affrontata, domattina si vedrà per il cambio.
08:25
108km
12.8km/h
2,370m
930m
Bruno went cycling.
July 23, 2025
Questa mattina, con mio grande piacere e dopo tanto tempo, ho indossato per la prima volta la mantellina per fronteggiare il freddo. Questa frescura è durata ben poco terminando in Piemonte ad una quota più bassa. La strada che ho fatto per scendere ad una quota più bassa si è rivelata essere molto suggestiva e panoramica. La restante parte della tappa di oggi è stata molto stancante psicologicamente per via dei paesaggi monotoni e similari. Non si vedevano altro che campi per tutta la giornata. Questa stanchezza mi ha fatto percepire la bicicletta più bassa ed instabile mettendomi un certo disagio. Arrivato io a Torino è arrivata anche la pioggia che minacciava anche per il giorno seguente. La tappa di oggi si potrebbe riassumere in poche semplici foto poiché abbastanza pianeggiante e ripetitiva. Con qualche timore per domani si conclude questa giornata.
07:30
176km
23.4km/h
1,300m
1,390m
Bruno went cycling.
July 22, 2025
Forse per il troppo sforzo di ieri oppure per il troppo cibo di ieri sera questa mattina avevo lo stomaco in subbuglio e, per liberarlo, ho dovuto vomitare con grande fatica appena sveglio. Il sonno, anche se non poco, sembra sempre insufficiente per ristorarsi. Nonostante lo stato della mia condizione di questa mattina, sapendo che avrei visitato dei bei paesaggi ed affrontato delle belle salite, mi sono sentito molto sollevato e più leggero. La vista all'alba e dall'alto di La Spezia e della costa ligure appartiene a quei paesaggi che non si dimenticano più. La prima salita è stata inaspettatamente ripida, appena in cima ho potuto vedere la costa delle cinque terre. Riscendendo a mare ho traversato una galleria ciclabile di circa tre chilometri molto suggestiva. Una volta fuori mi sono diretto verso il passo del bracco dove, per colpa di una barista litigioso, non sono riuscito a prendere dell'acqua. Dopo diversi chilometri dall'aver finito l'acqua ho bussato alla porta di un bravo signore che mi ha volenterosamente offerto dell'acqua. Arrivato a Lavagna ho lasciato il mare per dirigermi nell'entroterra dove ho percorso la ciclovia dell'ardesia. La civlovia in alcuni punti è totalmente impraticabile: abbandonata ormai da anni ci si trova con la bicicletta in un sottobosco zeppo di rovi. Nel percorrerla mi sono più volte graffiato e perfino tagliato per colpa di un ferro arrugginito nascosto. L'entroterra ligure non mi ha dato una bella impressione: le strade sono parecchio abbandonate e sono stato continuamente sorpassato in velocità senza alcun rispetto o distanza di sicurezza. Arrivato a Casella, un piccolo paesino, ho trovato un'atmosfera genuina e tutto sommato accogliente. Questa sera, prima di andare a dormire, è iniziato un leggero dolore alle gambe.
08:14
154km
18.7km/h
2,310m
1,820m