About Stefano
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631 km
176:03 h
Recent Activity
Stefano went for a hike.
3 days ago
03:39
14.3km
3.9km/h
710m
710m
Stefano went for a hike.
September 16, 2025
04:18
9.24km
2.2km/h
1,110m
1,020m
Stefano went for a hike.
September 15, 2025
04:15
11.4km
2.7km/h
880m
1,300m
Stefano went for a hike.
September 14, 2025
La traversata al Rif. Flaiban Pacherini si svolge lungo l’incantevole Truoi dai sclops, il cosiddetto sentiero delle genzianelle, che in un continuo succedersi di ambienti e colpi d'occhio oltrepassa ben tre ardite forcelle, pianori fiabeschi, crode e guglie remote, panorami mozzafiato. Lasciamo il Rif. Giaf (mt. 1400) dopo una buona e abbondante colazione e iniziamo a risalire il sentiero 361 che in breve si fa piuttosto ripido. Abbandonato il bosco il panorama si apre e presto raggiungiamo forc. Urtisiel (mt. 1990): da qui si apre il panorama sulla Val Valmenon. Continuiamo in discesa il Truoi dai sclops su sentiero bellissimo e panoramico, per raggiungere con breve deviazione a Casera Valmenon (mt. 1778) per una sosta ristoratrice. Ritorniamo sui nostri passi fino al vicinissimo bivio per sentiero 369 che sale fino al fiabesco pianoro Campuros (noto per le bellissime fioriture) Continuiamo a salire, fino alla forc. Val di Brica (mt. 2088): da qui il panorama cambia ancora, ora più roccioso e selvaggio: di fronte a noi la prossima forcella, che vista da qui sembra davvero verticale, in piedi. Non ci scoraggiamo, aiutati dal panorama e dalla bella compagnia. Scendiamo per risalire, oggi per l’ultima salita fino a forcella dell’Inferno (mt. 2175). Altra forcella raggiunta, altro panorama che si apre: la tappa di oggi non smette di regalarci sorprese e panorami, anche se a costo di un po’ di fatica. Scendiamo brevemente fino a forcella Fantulina Alta (mt. 2107), pieghiamo a sinistra per ripida discesa verso il Rif. Flaiban Pacherini (mt. 1587).
03:34
9.55km
2.7km/h
1,030m
850m
Stefano went for a hike.
September 13, 2025
Anello Dolomiti Friulane – Tappa I Da Rif. Padova a Rif. Giaf Iniziamo il nostro Anello delle Dolomiti Friulane dal Rifugio Padova (mt. 1287). Lasciata la macchina sul parcheggio nei pressi del rifugio iniziamo il nostro itinerario su sentiero 346. Abbiamo deciso di risalire la forcella Monfalconi di Forni (mt. 2309) invece della più tranquilla forcella Scodavacca. Al bivio, prendiamo il sentiero 342. Lasciamo il bosco, poi anche i mughi, il sentiero si fa più ripido, su roccette e ghiaione, la salita si fa più faticosa. Arrivati alla forcella Monfalconi di Forni, il panorama si mostra per pochi minuti, le nubi coprono parte del panorama, ma rimane comunque grandioso. Discendiamo pochi metri lungo il sentiero e raggiungiamo la forcella Las Busas. Da qui scendiamo per l’arditissimo ghiaione per timida traccia (sentiero 354). Il ghiaione è davvero molto ripido, scarica parecchio, serve piede fermo e attitudine al terreno friabile). Il sentiero dapprima evidente diventa rapidamente una traccia, per poi perdersi nella stretta gola di discesa. Usciti dal ghiaione, continuiamo sul sentiero, ora di nuovo evidente, fino ad arrivare alla nostra prima meta, il Rifugio Giaf (mt. 1400).
03:10
7.76km
2.4km/h
1,000m
850m
Stefano went for a hike.
September 7, 2025
Entusiasmante escursione, con panorami unici sulla conca ampezzana. Sentiero molto esposto ma non particolarmente difficile, serve comunque passo fermo e attento. Lasciate le auto nell’ampio parcheggio nei pressi dell’agriturismo El Brite de Larieto (1.664 mt) si imbocca in sentiero CAI n. 211 e lo si segue a lungo, fino a raggiungere la base del canalone che scende dalla forcella del Pomagagnon (via di discesa della ferrata Strobel). Indossato il kit da ferrata, si imbocca il sentiero attrezzato della Terza Cengia. Il percorso attrezzato percorre interamente la cengia da ovest a est, in alcuni punti molto esposto, fino a terminare su una forcellina (quota 2.250 m circa). Da qui, in breve, è possibile salire alla cima di Punta Erbing (2.300 m). La discesa avviene sul versante opposto. La discesa prevede alcuni passaggi non attrezzati su roccette da percorrere con cautela. Raggiunta forcella Zumeles (2.072 mt) si scende sul dirupato versante meriodionale fino a raggiungere il sentiero CAI n. 211 percorso la mattina e che seguiremo per tornare alle macchine.
03:19
11.1km
3.3km/h
800m
790m
Stefano went for a hike.
August 31, 2025
Facile ma estremamente remunerativa escursione al Cristo Pensante sul Monte Castellaz, da Passo Rolle. Dal Passo (mt. 1980), si sale facilmente per sentiero e per stradina fino al Rif. Capanna Cervino (mt. 2082) prima, fino alla Baita Segantini poi (mt. 2170). Giunti nei pressi della baita, il panorama che si apre sulle Pale di San Martino è a dir poco entusiasmante. Dietro la baita, si prende il sentiero (ben segnalato) del trekking del Cristo Pensante. Mentre si aggira la Costazza, il panorama si mostra fino alla Marmolada. Saliamo il Castellaz in senso antiorario: ora e per alcune rampe la salita si fa più ripida, ma la fatica è subito ripagata dalla vista del Cristo Pensante: come al solito, tantissima gente arriva fin quassù, ma questa volta ci attende una sorpresa: in arrivo c'è anche Pino della Sega, l'ideatore del trekking del Cristo Pensante e dal panorama che si gode dal Castellaz (mt. 2333). Dopo le foto di rito, si discende per la 'direttissima', fino a Capanna Cervino. Dopo una pausa ristoratrice, torniamo per facile sentiero fino al Passo Rolle.
02:20
8.73km
3.7km/h
420m
430m
Stefano went for a hike.
August 22, 2025
Col de Moi, da Piazzale Peroz, salita per il Sentiero dell'Arco, discesa per il Sentiero Costa del Vent.
03:26
8.06km
2.3km/h
940m
960m
Stefano went for a hike.
July 6, 2025
Ritorno al Sentiero Bonacossa, sui Cardini di Misurina. Escursione proposta e inserita nel calendario del Cai Conegliano, eccomi per fare la ricognizione. Il tempo non promette bene, ma l'atmosfera è davvero suggestiva e conto di uscire dalla cengia finale prima dell'arrivo della pioggia (spoiler: la pioggia è arrivata prima!!!). Partenza dal lago di Misurina, il sentiero attacca alla base della funivia del col de Varda. Il Sentiero Bonacossa non ha bisogno di presentazione: aggiungo solo che questo percorso è tra i più affascinanti che io abbia mai percorso in Dolomiti: di certo non banale, non presenta difficoltà troppo elevate, ambiente e esposizione non vanno comunque sottovalutate (non dimenticate il caschetto). L'ambiente è di una bellezza unica. i panorami che offre il percorso sono straordinari (non oggi, purtroppo: abbiamo visto tante nuvole basse!). All'arrivo al Rif. Auronzo, abbiamo optato per la discesa con l'autobus, vista la pioggia.
04:02
10.5km
2.6km/h
1,090m
550m
Stefano went for a hike.
July 2, 2025
La direttissima al Pizzoc, una superclassica! Discesa per la Madonna dell'Agnelezza.
03:12
7.24km
2.3km/h
940m
920m