About ombrasera
25,835 km
1500:45 h
Recent Activity
ombrasera went mountain biking.
5 days ago
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ombrasera went mountain biking.
5 days ago
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46.6km
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ombrasera went mountain biking.
5 days ago
02:25
46.5km
19.2km/h
80m
70m
ombrasera went mountain biking.
December 14, 2025
Splendida mattina, alle h8:00 0,4° ma cielo limpido e skyline delle cime innevate perfettamente leggibile. Fondo molto buono senza fango, soliti grandi aironi bianchi e cinerini a fare le prime donne attorniati da cormorani, garzette , aironi guarda buoi, gallinelle d'acqua e folaghe. Ormai l'arena/palazzetto è diventata la nuova icona inconfondibile lungo la ciclabile tra Dese e Ponte Alto. Le rive del Dese sono state perfettamente "tosate" dalle macchine operatrici del Consorzio Acque Risorgive.
02:22
46.2km
19.6km/h
60m
70m
ombrasera went mountain biking.
December 10, 2025
Se la partenza non è stata particolarmente beneaugurante, -1° e leggera nebbia già fuori Zelarino, il resto del percorso e delle relative esplorazioni nella risalita del corso del fiume Zero è stato molto interessante con qualche sorpresa non sempre gradevole soprattutto l'assalto di due cani che il loro padrone non riusciva a trattenere oltre alle molte sbarre e limiti al libero transito sugli argini ma questo non è certo una novità. Nei tratti in cui non era avvenuto lo sfalcio regolare, la brina sull'erba alta bagnava scarpe e calzetti ma l'uso di adeguato abbigliamento neutralizzava questa spiacevole situazione. Fango poco o nulla. In molti punti mi sono trovato ad improvvisare in quanto il programma di gestione dei percorsi komoot mi spingeva lungo le stradine limitrofe mentre apparentemente c'era la possibilità di proseguire lungo gli argini erbosi, quasi sicuramente per rispettare le proprietà private (tralascio di tornare sull'uso privato degli argini mentre è a carico della collettività la loro manutenzione). Se il fondo si presentava con una traccia evidente ed erba sfalciata e nessun cancello o simili, propendevo per proseguire se invece vedevo case a fianco dell'argine o cartelli di passaggio interdetto, sceglievo di seguire komoot. Resta il sospetto che in quasi tutti i casi si possa passare su questo o quel argine, è un rischio da valutare se ne valga la pena, peccato. Un tratto molto bello è quella da Sant'Alberto fino a Badoere. Qui si sarebbe potuto risalire ancora (l'ho visto nei percorsi Strava/Komoot) ma rimando a future esplorazioni soprattutto abbinandole alla visita al Gran Bosco dei Fontanassi dove nasce il Sile e dove non molto distante nascono sia lo Zero che il Dese. Purtroppo partendo da Mestre la distanza diventa troppa per farsi in mezza giornata quindi o si rimanda alla primavera prossima dopo il cambio dell'ora oppure si carica la bici in auto e ci si porta in zona risparmiando un sacco di tempo e risparmiando anche un sacco di asfalto. Raggiunta la TV/Ostiglia, un giro attorno ai laghi di Quinto e ritorno a casa via Sambughè, Mogliano, Tarù, Zelarino. Certo che queste esplorazioni con le continue sorprese e difficoltà sembrano più avventure dal sapore giovanile che tranquilli giri in bici da pensionati!
03:26
62.5km
18.2km/h
80m
90m
ombrasera planned an e-mountain bike ride.
December 9, 2025
03:17
63.1km
19.2km/h
100m
100m
ombrasera went for a bike ride.
December 9, 2025
Col favore del bel tempo ho proseguito la risalita dello Zero interrotta ieri alle Crete. Ho ripreso quindi da qui a percorrere gli argini dello Zero verso le sorgenti di risorgiva. Oggi mi sono fermato a Campocroce di Mogliano V.to. Se avessi avuto più tempo e meno ostacoli lungo il percorso, sicuramente sarei arrivato a Zero Branco. Bisogna fare alcune precisazioni a favore di chi non ha mai esplorato queste aste fluviali. Il percorso sarebbe bellissimo soprattutto in questa stagione eppure bisogna mettere in conto un elevato numero di sbarre e cartelli di proprietà privata da superare pena assurde lunghe e tortuose deviazioni per restare nel totale rispetto delle segnalazioni. Non voglio tornare per l'ennesima volta sulla polemica che vede il pubblico sobbarcarsi le onerose manutenzioni degli argini ma alcuni tratti degli stessi sono privati e quindi non percorribili. Neanche Kafka avrebbe potuto concepire una simile situazione e non c'è nessun politico che alzi il dito a sottolineare questa assurdità! Oltre a queste discutibili difficoltà comuni anche nella risalita del Dese, ad esempio, bisogna mettere in conto anche la brina stagionale che rende bagnate le erbe non falciate e che inumidiscono le nostre scarpe e calzetti a meno di non averli impermeabili, poi infine c'è anche un po' di fango dove l'ombra non aiuta l'asciugatura, non tanto da impedire le pedalate ma sufficiente a insozzare la bici e i nostri indumenti tecnici. Fatta la tara a quanto detto finora, è una bellissima scoperta della nostra campagna in riposo invernale con l'eccezione del celeberrimo radicchio tardivo di Treviso che è nel suo acme dopo le prime gelate dei giorni scorsi. Vedere Marcon, Mogliano e Campocroce dalle "retrovie" ha il suo fascino ma sono i tratti di aperta campagna a riservare le sorprese più belle, tutti i tipi di aironi, ibis, poiane, gheppi, anatre e cormorani solo per citare i più numerosi e tutto questo con il fil rouge (sarebbe più giusto di blue) dell'acqua che riflette un cielo limpidissimo salvo l'iniziale foschia trovata al Bosco di Mestre, a ricordarci quanto possa essere affascinante e interessante la natura a patto di dover lavare bici e indumenti e rischiare qualche diniego di passaggio se proprio sei sfortunato!
03:31
50.9km
14.5km/h
70m
70m
ombrasera planned an e-mountain bike ride.
December 8, 2025
03:36
63.6km
17.7km/h
100m
100m
ombrasera went mountain biking.
December 8, 2025
Dopo aver completato il Giro dei 5 Fiumi, al nuovo ponte sullo Zero, approfittando della bella giornata, del giorno di festa, della mancanza di fango, ho ritentato la risalita dello Zero dal ponte Zuccarello fino alle Crete (che avevo fallito un mese fa a causa dei lavori di sfalcio). Il primo pezzo è perfettamente parallelo al Percorso della Memoria ma sull'argine destro del fiume. Dopo alcuni scorci mirabili (col cielo limpido e le cime innevate sullo sfondo) si arriva all'idrovora Carmason che, come tutti i luoghi dove vi sono macchine che potrebbero essere in funzione, sono completamente circondati da alte reti e cancelli sbarrati. Quindi per risalire il fiume bisogna appunto percorrere l'argine destro, poi, aggirando i locali dell'idrovora aiutati da 2 ponti aperti si cambia argine passando su quello sinistro (in questo periodo perfettamente "rasato") e senza trovare alcun ostacolo si giunge al ponte sullo Zero alle Crete. Qui bisogna scendere dall'argine ricorrendo ad una comoda rampa erbosa e si riguadagna l'asfalto percorrendo una breve carrareccia erbosa (parallela all'asfalto e perpendicolare rispetto all'argine). Dalle Crete volendo, si potrebbero raggiungere abbastanza facilmente, con sole 2 deviazioni per aggirare la tangenziale e la ferrovia, dapprima Mogliano V.to e successivamente Campocroce e Zero Branco. Se il tempo tiene, vorrei andarci nei prossimi giorni.
02:42
54.6km
20.2km/h
70m
70m
..good...I've never gone to see if there was a continuation of some of the embankments...nice description of the photos
Translated by Google •
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