Lo Zappeion Megaron fa parte del patrimonio nazionale della civiltà greca, progettato da T. Hansen (1874-1888). Evangelis Zappas, patriota greco e benefattore dell'Epiro settentrionale, prevedeva la rinascita dello spirito dell'antica Grecia e dedicò la sua vita alla rinascita dei Giochi Olimpici e alla promozione degli Αrts.
Lo Zappeion si trova nel cuore dei Giardini Nazionali, ma per capirne l'importanza e la ragion d'essere, dobbiamo dare un'occhiata all'uomo dietro la sua costruzione. Evangelis Zappas, che partecipò alla guerra d'indipendenza greca (1821–1832), era un ricco uomo d'affari che viveva in Romania. Spinto dall'ardente desiderio di far rivivere antiche tradizioni nel nuovo stato greco, decise di far rivivere i Giochi Olimpici attraverso le proprie risorse. Dopo molta opposizione, riuscì finalmente a convincere il re Ottone e fornì al governo greco fondi sufficienti per istituire un fondo fiduciario olimpico. E così alla fine, il 15 novembre 1859, si tennero i primi Giochi Olimpici in una piazza della città nel centro di Atene. Zappas diede parte della sua fortuna per il finanziamento delle future Olimpiadi che si sarebbero tenute allo Stadio Panatenaico, e anche se morì nel 1865, nel 1870 lo Stadio – dopo essere stato ristrutturato – fu utilizzato per i Giochi. Questi furono i primi Giochi internazionali moderni e furono chiamati le Olimpiadi di Zappeion. Zappas aveva anche lasciato istruzioni per la costruzione del primo edificio al servizio delle esigenze olimpiche.
Questo edificio non è altro che lo Zappeion Conference and Exhibition Center, anche se Zappas non è vissuto abbastanza per vedere realizzato il suo desiderio. Nel 1869 il Parlamento greco donò più di 80.000 metri quadrati di terreno pubblico tra il tempio di Zeus Olimpio e i Giardini Nazionali – che all'epoca erano i giardini del Palazzo Reale – come voluto da Zappas. Aveva, infatti, chiesto che l'edificio fosse il più vicino possibile allo Stadio.
E sebbene la prima pietra fosse stata posata nel 1874, l'edificio, costruito dall'architetto danese Theophil von Hansen, fu inaugurato solo nell'ottobre 1888, poiché la costruzione fu ritardata e si fermò due volte.