Originariamente mulino a vento dal 1830, il mulino di Beaulieu-sous-la-Roche, situato nella frazione di "Les 3 Moulins" (I Tre Mulini), fu convertito all'alimentazione a vapore dal suo proprietario, Jean Emmanuel Trichet, all'inizio del XX secolo.
Dopo la sua morte, avvenuta il 3 giugno 1916, i suoi figli completarono la conversione in mulino per la farina e costruirono le case del villaggio. All'epoca, vi lavoravano circa 10 operai al giorno. Clovis (1900-1982), terzo dei sette figli di Jean Emmanuel, ricevette il mulino in dono nel 1924 e ne continuò l'attività. Il mulino veniva rifornito esclusivamente di grano proveniente dalla Vandea. Imprenditore dinamico e appassionato di innovazione, Clovis dovette tuttavia abbandonare il mulino nel 1933 perché troppo piccolo per soddisfare la crescente domanda di farina e, soprattutto, troppo lontano dalla ferrovia, una via di trasporto sempre più importante. La vendita di parte dei terreni e degli edifici associati al mulino di Beaulieu permise la costruzione di un moderno mulino per la farina, inizialmente alimentato a gasolio e successivamente a elettricità, situato nei pressi della stazione ferroviaria di Aizenay e delle principali strade che conducevano ai porti di Les Sables d'Olonne e Nantes. Anno dopo anno, di questa impresa di Beaulieu rimase solo la torre del mulino, circondata da un manto di sottobosco, rovi ed edera, che ricordava un maniero gotico.
Nel 2002, Gabrielle Mignen, figlia di Clovis Trichet, la lasciò in eredità al comune.
Sostenne finanziariamente il progetto di restauro e conversione del mulino in un'area di birdwatching e conservazione, sotto la direzione del sindaco Maurice Poissonnet. Lo inaugurò il 25 aprile 2015.
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