Skojevska 140 C – la mia seconda casa a Tuzla, dopo la prima a Miladije. In questa zona allora marginale di Tuzla, tra Brčanska Malta e l'allora villaggio di Solina, ho vissuto dal 1969 al 1977. Lì sono cresciuto, mi sono formato, sono maturato e sono diventato quello che sono oggi (un giovane titino ben conservato, ahahah!). Vivendo a Skojevska, ho completato la scuola secondaria di otto anni e poi la scuola tecnica mineraria (entrambe dall'altra parte di Tuzla, a Kreka); ho trovato lavoro in una delle miniere di Tito, Kreka-Banovici, e ho maturato i miei primi anni di esperienza lavorativa tra i fiori all'occhiello della classe operaia: i minatori di Kreka. Nel novembre del 1974, ho lasciato quella casa per prestare il servizio militare nell'Esercito Popolare Jugoslavo, solo per aspettare quasi un anno e mezzo prima di rivedere la mia città. Fu in quell'edificio che ritirai dalla cassetta della posta le prime lettere d'amore a me indirizzate. Da lì andai ai miei primi balli e alla mia prima "korza", agli incontri scout e alle marce, alla mia prima azione federale di lavoro giovanile a Banja Luka nel 1971, e negli anni successivi a "Morava" e "Sava". E da lì, a 22 anni, lasciai per sempre la mia città, prima per studiare a Sarajevo, e poi sempre più lontano, lungo percorsi di vita nuovi e a volte imprevedibili. I tre edifici di fronte ai campi sportivi dell'ex caserma (ora campus dell'Università di Tuzla) sono rimasti gli stessi; l'ambiente circostante è cambiato notevolmente. Sull'ultimo edificio, c'è ancora scritto il nome dell'ex supermercato gestito dal mio vicino Suljo: "8. mart" (per chi non lo sapesse: Festa della Donna!). Accanto all'ingresso del mio vecchio palazzo, leggo i nomi di diversi vecchi inquilini: Olga, Zejneba, Muhamed, Mujo... Conservo cari ricordi di quel periodo e di tutti i miei amici d'infanzia. Che coloro che sono ancora vivi vivano a lungo e in buona salute!
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