La storia della tomba russa nella foresta di Guessling-Hemering
La seguente storia racconta eventi drammatici accaduti durante una guerra che ha lasciato il segno nella mente dei nostri concittadini per generazioni.
Questa storia si svolge nella foresta di Guessling verso la fine del 1944; ricordiamo che eventi così gravi non sono eccezionali in tempo di guerra. Secondo alcuni resoconti, ci fu una catena di solidarietà tra soldati russi fuggiti attraverso le foreste della regione, partendo da Munster e passando per la foresta di Guessling fino ad Ariance. In quel periodo, cinque soldati russi, prigionieri di guerra e fuggitivi da un campo tedesco, si erano rifugiati nella foresta di Guessling. I cinque soldati avevano scavato un nascondiglio vicino a una piccola sorgente d'acqua. La presenza di questi uomini non sfuggì all'attenzione di un uomo straordinario del nostro villaggio, il signor Théodore Freese, una guardia forestale del settore di Guessling-Boustroff.
Questi fuggitivi, abituatisi alla sua presenza, si fidarono di lui e gli fecero amicizia. In cambio, forniva loro spesso cibo. Secondo la corrispondenza di un giornalista russo scritta dopo la guerra, sembra che la guardia forestale fornisse loro anche armi per la difesa.
Ma con il passare del tempo e la fine della guerra, questi fuggitivi divennero sconsiderati...
È chiaro che la presenza di questi russi non sfuggì all'attenzione degli altri passanti in questo settore della foresta.
A seguito di un grave incidente, i soldati tedeschi organizzarono una massiccia incursione nei luoghi in cui sospettavano di trovare tracce di questi soldati russi. Sfortunatamente, fu in quel momento che uno dei cinque soldati della foresta di Guessling scelse di andare a prendere l'acqua alla sorgente e, per sfortuna, fu individuato dai soldati tedeschi che avevano circondato la zona.
Il soldato russo, vedendosi scoperto, si rifugiò nel nascondiglio più in alto, credendosi al sicuro dai tedeschi. I soldati tedeschi, dopo averlo inseguito, non ebbero difficoltà a uccidere i cinque uomini sul posto lanciando granate nel nascondiglio.
Rimasero sepolti nello stesso luogo fino al 1978, quando una delegazione ufficiale russa venne a dissotterrarli. I resti di questi cinque soldati russi furono trasportati e sepolti nel cimitero di Niederbronn-les-Bains, in Alsazia, dove sono sepolti anche 15.000 soldati tedeschi caduti durante l'ultima guerra.
La cronologia di questa storia si basa su numerose testimonianze degli abitanti del nostro villaggio. Gli uomini che abbiamo appena menzionato erano pervasi da un sentimento che li portava a credere che non potesse più accadere loro nulla. In effetti, nel 1944, l'imminente fine della guerra sembrava ovvia a molti.
La fine di questa storia ci è stata confermata da molti residenti del nostro paese che avevano anche dato da mangiare a questi soldati russi e che erano stati testimoni della loro temerarietà. Intere famiglie del nostro villaggio furono così messe in pericolo.
Non possiamo raccontare la storia della tomba dei soldati russi senza menzionare la guardia forestale a cui dobbiamo la testimonianza di alcuni eventi sconosciuti ai nostri cittadini.
Il signor Théodore Freese, a cui desideriamo rendere questo speciale omaggio, fu molto discreto all'epoca e ben consapevole che la disattenzione poteva essere fatale, poiché rischiava costantemente la vita per questa rete di soldati russi fuggitivi.
Dopo essere stato informato che le autorità tedesche avevano scoperto i suoi legami con i soldati russi, riuscì a malapena a sfuggire all'arresto.
Dopo la guerra, ricevette numerosi omaggi da ex prigionieri russi fuggitivi che, per lettera o sulla stampa moscovita, lo citarono come una figura chiave e fidata durante questo triste periodo della guerra.
In una di queste lettere, un ex prigioniero lo ringraziò per i suoi servizi e citava nella stessa lettera i nomi dei cinque soldati russi uccisi:
Wasili Chniniu, Petr Krawschenko, Petr Schanka, Semen Grinevo ed Echim Muhin.
Ha voluto ringraziare in particolare le seguenti persone del nostro villaggio:
Muller Charles, Muller Joséphine, Hullar Jacques, Hullar Henriette, Bintz Charles, Doller Eugénie, Krauser Isidore, Posson Clémentine, Jacob Nicolas, Klein Georges, Turck Cécile e Zint Auguste.
Ecco un estratto da un'altra lettera di un ex soldato russo scritta nel 1967 a Théodore Freese:
"Nei giorni più difficili per noi, tu, vero patriota francese, ci hai fornito un immenso aiuto fornendoci provviste, armi e munizioni. E tutto questo nelle condizioni dell'occupazione tedesca della Lorena. È stata un'impresa eroica, caro compagno Théo! Lo ricordiamo con profonda gratitudine."
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