Verso la metà del XIX secolo, il villaggio di Černiž entrò in possesso dei Ragozin, rappresentanti di un'antica famiglia nobile nota fin dalla prima metà del XVI secolo. Alla fine del XIX secolo, il villaggio apparteneva al proprietario terriero Sergej Sergeevič Ragozin. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1913 o nel 1914, la tenuta passò alla figlia Natalja Sergeevna, che ne rimase proprietaria fino agli eventi del 1917.
La casa padronale del villaggio di Černiž fu probabilmente costruita nel primo terzo del XIX secolo. All'epoca, fu edificata una casa padronale in legno su un basamento in pietra con un seminterrato. L'edificio è un blocco compatto a due piani, con pianta a U. Il piano superiore della casa è un ampio mezzanino. L'aspetto espressivo dell'edificio era dato dalla combinazione contrastante di una parete liscia e di un portico a quattro colonne di ordine toscano, completato da un frontone triangolare. Non lontano dalla casa padronale c'era un parco con stagni. Ce n'erano tre: Bolytsoy, Barsky e Glinyany, collegati da dighe (attualmente chiamati Bolshoy e Mal'shiy).
La casa padronale ha ricevuto lo status di monumento regionale con decisione dell'Assemblea Legislativa della Regione di Vladimir il 18 agosto 1995. Negli anni successivi, non è stato fatto nulla per preservare il monumento.
Attualmente, è stata conservata una casa padronale principale in legno, semi-abbandonata, che ospita il negozio di alimentari e il deposito di generi alimentari. Oltre a due annessi a due piani, convertiti in edifici residenziali, sono presenti uno stagno, le rovine di una scuderia e la chiesa di San Nicola Taumaturgo, ancora funzionante.
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