Nel villaggio di Dubasovo, nel distretto di Gus-Khrustalny, c'era una tenuta dei mercanti Komissarov. La prima menzione del villaggio risale all'inizio del XIX secolo. Il nome Dubasovo deriva dal nome della terra desolata in cui nel 1805 Yakov Ivanovich Barskov fondò una fabbrica di vetro. Un anno dopo, la fabbrica passò di proprietà al mercante della seconda gilda Filipp Kuzmich Komissarov. La fabbrica passò poi al figlio, il cittadino onorario ereditario Gerasim Filippovich Komissarov. Successivamente, fino al 1917, lo stabilimento e la tenuta furono di proprietà del figlio dell'ultimo membro dello zemstvo provinciale, deputato della Duma di Stato e capo della casa editrice Narodnoe Pravo, Mikhail Gerasimovich Komissarov (1867–1929).
La tenuta di Komissarov e gli edifici adiacenti erano generalmente costruiti in stile classico. I Cechov sono legati alla tenuta Dubasovo. Qui, per due anni (1890-1891), il fratello minore dello scrittore, Ivan Pavlovich Čechov (1861-1922), visse e lavorò come insegnante in una scuola elementare. L'unica cosa sopravvissuta fino a oggi della tenuta di Komissarov è la chiesa di San Nicola Taumaturgo, ancora funzionante, costruita nel 1886 in stile russo-bizantino da G. F. Komissarov al posto di quella precedente in legno.
Si sono conservate anche le case a un piano per gli operai della vetreria della seconda metà del XIX secolo, un complesso di edifici ospedalieri e una scuola a due piani nelle forme dell'eclettismo classicista, costruiti da M. G. Komissarov, e degli stagni. La casa principale andò perduta alla fine del XX secolo.
Anche la stazione ferroviaria più vicina, Komissarovka, prende il nome dai proprietari.
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