Costruito nel 1879 dalla ditta newyorkese R. Deeley & Co., il faro di Puerto Plata un tempo fungeva da faro per le navi che attraversavano l'Atlantico.
Grazie ai fondi di American Express, la WMF ha supportato il Puerto Plata Heritage Office nella salvaguardia del faro. Metaldom, un'azienda locale specializzata nella lavorazione dei metalli, ha utilizzato progetti risalenti al 1870 per guidare il processo di restauro. Sebbene molte delle parti originali fossero deteriorate, crollate o fossero state rimosse dalla struttura, gli operai riuscirono a riutilizzare gran parte del materiale rimanente, comprese le colonne doriche originali che sostenevano la struttura in ferro. Furono necessari il ripristino di elementi mancanti, come la scala a chiocciola, e la ricostruzione di un sistema di segnalazione elettrica. Per migliorare la visibilità del monumento è stata aggiunta un'ulteriore illuminazione architettonica.
I piani a lungo termine prevedono di integrare il faro nei tour del Museo della Fortezza di San Felipe. I fondi generati dal turismo garantirebbero la continua conservazione del monumento. La struttura si distingue dagli altri fari in ferro per le sue dimensioni monumentali: con un'altezza di 24,38 metri e una base di 6,20 metri, il faro si erge a 41,75 metri sul livello del mare. Si differenzia inoltre dalla maggior parte dei fari costruiti nella zona per l'originale e innovativo utilizzo del cherosene per l'illuminazione. Fino agli anni '60 guidò le navi nella navigazione nell'Atlantico.
È l'unica struttura del suo genere nella Repubblica Dominicana e uno dei pochi fari in ghisa ancora in piedi nelle Americhe. L'Ufficio del Patrimonio di Puerto Plata l'ha designato come simbolo dei valori della città di Puerto Plata, illuminando i cammini del progresso.
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