A circa 2000 m si esce dalla vegetazione composta per lo più da pino mugo e ontano verde, e sopra questo, si incontrano arbusti come il ginepro nano e il rododendro, e fiori come il ranuncolo e la genziana. Si sale sempre percorrendo una bella mulattiera militare che a lunghi tornati risale il versante sud del Piz di Olda. Ad ogni tornante la vista cambia, e in quelli verso nord, si aprono nuovi panorami verso Edolo, con le alte montagne valtellinesi e svizzere che fanno da sfondo. Nell’ultimo tratto di questa suggestiva strada, in alcuni tratti erosi da slavine e da piccoli smottamenti, è consigliabile salire con la bici a spinta. A quota 2350 mlm circa, la strada cambia di larghezza e diventa una traccia che attraversa alcune pietraie: qui è obbligo scendere. Si raggiunge finalmente la cresta e il Piz dell’Olda è li a 200 m. A questo punto è meglio lasciar la bici a terra e fare la poca distanza, che ci divide dalla vetta, a piedi. Raggiunta la vetta, il panorama ripaga di tutto: guardando a Ovest l’Adamello svetta con i suoi 3539 mlm insieme alle altre vette del gruppo, a nord est e visibile il ghiacciaio dove spicca il Piz. Bernina con i suoi 4050 mlm, a est svettano le alpi Orobie e a sud la vista si perde nella vallata della Val Camonica.