Villaggio di S-charl

Un vero gioiello in mezzo al nulla. Il percorso (in autobus) è piuttosto avventuroso. Il paesaggio, caratterizzato da varie colate di fango, è impressionante!

S-Carlo
Il nome “Scharles” compare già nel 1095. Nell'XI e XII secolo i signori di Tarasp donarono i beni di S-charl al monastero di Scuol. La cappella risale probabilmente allo stesso periodo. L'insediamento fu bruciato nel 1499 e nel 1621. Nel XVI secolo a S-charl c'erano 70 case e intorno al 1825 esisteva anche una scuola (che veniva frequentata anche dai bambini di Scuol perché lì potevano imparare il tedesco). Fino al 1950 la zona era abitata tutto l'anno. Qui nel 1904 venne ucciso l’ultimo orso bruno della Svizzera.
Per secoli l'attività mineraria è stata importante per S-charl e per la vicina Val Mingèr. L'argento e il piombo furono estratti dal 1317 al 1652 e di nuovo nella prima metà del XIX secolo. Nel 1317 la miniera d'argento venne assegnata a diverse famiglie engadinesi, nel 1356 passò alla famiglia dei Planta von Zuoz. Fino all'acquisto della Bassa Engadina nel 1652, le miniere reali erano di proprietà dei Conti del Tirolo e dell'Impero austriaco. Nel XVII secolo l'estrazione di piombo e argento subì una battuta d'arresto. Dal 1819 al 1829 la fabbrica fu gestita da Johann Hitz di Klosters. Tra il 1823 e il 1828 furono estratti 8.060 kg di piombo e 200 kg di argento. Di questo periodo risalgono anche la casa dei minatori e la cosiddetta Schmelzra. Le attività minerarie si interruppero definitivamente a metà del XIX secolo. Le rovine di Schmelzra, rinnovate nel 1989 e oggi museo minerario e degli orsi nel parco nazionale, ricordano le attività minerarie.
Testo/Fonte: Wikipedia
de.wikipedia.org/wiki/Val_S-charl

Bellissimo villaggio come luogo di relax, riposo e partenza per numerose escursioni. Maggiori informazioni sono disponibili su schweizmobil.ch/de/wanderland/services/orte/ort-029.html.