Ein Wunderschönes Beispiel eines Wehrturms aus dem Mittelalter an der Küste Süditaliens
Nell'ambito delle attività finalizzate alla conoscenza e alla valorizzazione della ceramica antica, moderna e contemporanea, l'Associazione Nazionale Amici della Ceramica ha effettuato una ricerca sui contenitori ceramici per vino, in particolare sull'orciolo grottagliese.
A Grottaglie, l'origine dell'arte figulina si perde nel tempo, ma è l'orciolo, chiamato nel dialetto locale srulu, a caratterizzare la produzione degli ultimi due secoli, quando, per il consumo giornaliero, il vino veniva spillato dal capasone nello srulu.
La voce srulu deriva dal latino urceolus, diminuitivo di urceus, orcio,
corrot o prima in ursulu poi, per aferesi, in rsulu ed infine, per metatesi, in
srulu.
babilmente si tratta di voce onomatopeica, che indica il suono che
si pre
nel momento in cui si risucchia il vino dal contenitore ceramico
SOTS
do con gusto.
Car zano la sua forma il corpo ovoidale su base a disco, il largo collo
esti
o. l'ansa a nastro e il versatoio a naso rovesciato. Nel tempo subisce
lie
azioni: negli esemplari dell'Ottocento è panciuto, mentre, in quelli
SH vi, tende gradatamente ad allungarsi, da 20 a 40 cm. con capacità da le realizzato con argilla locale poco depurata e rivestito con smalto di varabile, dal bianco avorio al giallo spento.
a quindi di un manufatto semplice, povero, che i figuli di Grottaglie
da
impreziosito con brevi tocchi di pennello e con vivacità cromatica: ocra al giallo ferraccia, dall'azzurro al turchino intenso, dal verde untato al bruno di manganese; colori più o meno accesi, abbinati con gusto in un rapporto equilibrato e luminoso sullo smalto di fondo.
Meape ocqui brato elumi so ilos alori di produzione ceramica. i motivi decorativi costituiscono il repertorio iconografico della mani fattura grotagliese del XIX e del XX sec.: dagli elementi antropomorfi a quelli contorfi, fitomorfi, paesaggistici e geometrici, per finire al duplice filito continuo con margherite, che definisce sempre l'orlo dell'artistico si traia, dunque, di autentica arte popolare, che esprime sentimicati e siliazioni comuni di autentica arte nalare, ana da modelli sofisticato o ra stale di pensiero; un arinio pia persuasiva quanto più auche, pur
tsula il suo linguaggio niae an quello persuasi colta". Un'arte che ogni
rono o rielaborare vescio quil sa fire "core nella realtà di heni
Bon, a di pivar nichi mie di sa far i isipersizioni, ma anche di gioie, di speranze e di fede.
Elio Scarciglia