San Mauro Forte è un comune italiano di 1 417 abitanti[1] della provincia di Matera in Basilicata. È affiliato all'associaIl centro abitato sorge su una collina a 540 m s.l.m. nella parte centro-occidentale della provincia; il suo territorio confina a nord con i comuni di Salandra (14 km), Oliveto Lucano (15 km) e Garaguso (17 km), a est con Ferrandina (31 km), a sud con Craco (25 km) e Stigliano (31 km), e a ovest con Accettura (14 km). Dista 66 km da Matera e 71 km dal capoluogo di regione Potenza.
San Mauro Forte è compresa nel territorio della comunità montana Collina Materana. zione nazionale città dell'olio. Il centro ha origini molto antiche, come testimoniato dai numerosi ritrovamenti avvenuti sul territorio; in località Timponi è stata scoperta una costruzione risalente all'VIII secolo a.C. ed in località Priati alcune tombe del IV secolo a.C. L'attuale centro risale all'epoca normanna, presumibilmente al 1060, ed il suo nome deriva da un antico monastero benedettino intitolato a San Mauro intorno al quale si sviluppò l'abitato, che fu completamente fortificato; l'accesso al paese era garantito da quattro porte, una delle quali presente ancora oggi, mentre sul lato est fu costruita una torre a tre piani, situata in quella che oggi è la piazza principale. L'aggettivo Forte fu aggiunto successivamente al nome San Mauro per ricordare come il paese riuscì a respingere le bande di briganti dello spagnolo Borjes nel 1861. San Mauro Forte appartenne alla contea di Montescaglioso ed a partire dal '400 passò sotto il dominio degli Orsini Del Balzo prima, dei Del Balzo e successivamente dei Sanseverino, dei Carafa e dei Colonna. Nel 1751 San Mauro riuscì a liberarsi dal giogo feudale, quando fu riscattato da quattro acquirenti fra cui i d'Eufemia, già amministratori dei vecchi feudatari, che investiti del titolo di baroni si stabilirono in paese costruendovi le loro residenze all'interno delle mura medievali.Numerosi sono i palazzi nobiliari risalenti al settecento: tutti presentano pregiati elementi ornamentali come portali in pietra, fregi floreali, e testimoniano il rapporto che i proprietari ebbero con la cultura napoletana, documentato in particolare da dipinti di ispirazione partenopea presenti nelle cappelle private. I palazzi più importanti sono:
Palazzo Arcieri Bitonti, che al piano terra ospita il Museo multimediale "In Viaggio In Basilicata".
Palazzo Arcieri, già Municipio e Pretura, attualmente ospitante in alcune sale il cittadino "Museo della Civiltà contadina".
Palazzo Lauria, con portale barocco del 1770, cappella privata, e diversi mobili antichi all'interno, tra cui due scrigni veneziani del 1600.
Palazzo Del Turco
Palazzo Acquaviva, con cappella.
Palazzo Deufemia
Palazzo Scalese
Palazzo Montesano di Montemurro, situato in via regina Margherita, oggi di proprietà della famiglia Granata/Montesano.
Palazzo Di Mase
Palazzo Disanza
Palazzo Onorat