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Borgo Malanotte di Tezze di Piave

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Borgo Malanotte di Tezze di Piave

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    I migliori percorsi per cicloturismo che includono l'Highlight 'Borgo Malanotte di Tezze di Piave'

    5,0

    (2)

    40

    ciclisti

    1. Piazza Grande, Oderzo – Segmento gravel Via Calaltella giro ad anello con partenza da Oderzo

    70,6km

    04:50

    110m

    Giro in bici intermedio. Buon allenamento richiesto. Superfici perlopiù asfaltate. Adatto a ogni livello di abilità.

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    Suggerimenti

    27 aprile 2024

    Il Borgo Malanotte può essere considerato un vero e proprio museo a cielo aperto, un’oasi di pace nella campagna della pianura del Piave. Esso prende il nome da quello di un’antica famiglia di facoltosi mercanti di lana, i “Malanotti” o “Malenotti”, originaria di Caldès, in Val di Sole (Trentino). Le origini di Borgo Malanotte sono assai remote: la prima attestazione dell’esistenza di questo centro abitato risale al 1400. Esso è indicato come proprietà della famiglia “Bonoti de la Campagna”, che vi risiedeva praticando il commercio di granaglie e la masserizia. Questo antico nucleo abitativo era un luogo fortificato posto sulla via che conduceva al Guado di Lovadina, fondamentale punto di attraversamento del Piave dell’epoca, ed era frequentato fin dalle sue origini da mercanti, uomini d’arme e pellegrini che diedero un primo impulso allo sviluppo economico alla borgata.

      4 maggio 2020

      Il Borgo Malanotte può essere considerato un vero e proprio museo a cielo aperto, un’oasi di pace nella pianura del Piave. Prende il nome da un’antica famiglia di facoltosi mercanti di lana, i “Malanotti”, originari di Caldès, in Val di Sole (Trentino).



      Tra il 1600 e il 1700 vivevano nel Borgo circa 250 persone, diversamente occupate tra l’agricoltura e l’artigianato, andando a costituire un’unità produttiva autonoma. Oltre a fabbri, carpentieri, falegnami, il piccolo villaggio disponeva di una ricca filanda e di una cantina per la produzione del vino.



      Durante la Grande Guerra, Borgo Malanotte divenne un avamposto dell’esercito austro-ungarico e la trincea, tuttora esistente e degnamente conservata, ne dà conferma. Il 27 ottobre 1918, i Corpi italiani della X° armata ed il XIV° Corpo britannico riportarono una grande vittoria contro il nemico proprio presso il Borgo, liberando i territori del Piave occupati, fino alla completa rivincita conclusasi con la battaglia di Vittorio Veneto.



      Oggi il Borgo ospita diversi eventi e rievocazioni storiche. L’atmosfera che lo circonda, tra colorati capitelli, porticati e preziosi affreschi, offre a chiunque lo attraversi un contatto con le tradizioni del luogo.

        19 febbraio 2022

        Il Borgo Malanotte può essere considerato un vero e proprio museo a cielo aperto, un’oasi di pace nella campagna della pianura del Piave. Esso prende il nome da quello di un’antica famiglia di facoltosi mercanti di lana, i “Malanotti” o “Malenotti”, originaria di Caldès, in Val di Sole (Trentino). Le origini di Borgo Malanotte sono assai remote: la prima attestazione dell’esistenza di questo centro abitato risale al 1400. Esso è indicato come proprietà della famiglia “Bonoti de la Campagna”, che vi risiedeva praticando il commercio di granaglie e la masserizia. Questo antico nucleo abitativo era un luogo fortificato posto sulla via che conduceva al Guado di Lovadina, fondamentale punto di attraversamento del Piave dell’epoca, ed era frequentato fin dalle sue origini da mercanti, uomini d’arme e pellegrini che diedero un primo impulso allo sviluppo economico alla borgata.

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