Informazioni su Stefano
1.383 km
177:18 h
Attività recenti
Stefano ha fatto un'escursione.
6 novembre 2025
Oggi siamo partiti dal centro di Buenavista del Norte, seguendo le indicazioni che si trovano proprio nella piazza principale. Il percorso inizia con una discesa in quello che un tempo era il letto di un torrente, ormai asciutto, che regala un’atmosfera particolare e tranquilla. Dopo aver risalito il pendio, il sentiero si trasforma in una piccola stradina che conduce fino a una graziosa chiesetta. Da lì, proprio dietro la chiesa, parte un sentiero panoramico che costeggia un campo da golf e la spettacolare costa atlantica. Il paesaggio è mozzafiato: scogliere, distese verdi e, spesso, onde altissime che si infrangono con forza contro le rocce. Per il rientro, abbiamo scelto di seguire la strada asfaltata, poco trafficata e dotata di un comodo marciapiede, che ci ha riportato con calma verso il centro del paese, offrendo ancora scorci incantevoli sul mare e sulle montagne circostanti.
01:12
5,30km
4,4km/h
110m
110m
Stefano ha fatto un'escursione.
2 novembre 2025
Abbiamo parcheggiato l’auto nei pressi del suggestivo Túnel de las Hadas, sul Pico del Inglés, nel cuore del Parque Rural de Anaga. Da lì ci siamo avventurati lungo il sentiero che parte poco prima del famoso “túnel”. Dopo una breve salita, il percorso inizia a scendere piuttosto a lungo: circa un’ora di cammino e un dislivello di circa 400 metri. Il sentiero è ben segnalato e caratterizzato da numerosi scalini, a tratti resi scivolosi dal fango, ma sempre immersi in un ambiente davvero affascinante. Dopo la discesa si raggiunge il piccolo borgo di Lomo Bicho, dove il paesaggio cambia e si attraversa la valle per poi risalire sul versante opposto. Da lì si prosegue fino a tornare al punto di partenza, camminando su un bellissimo sentiero panoramico con viste spettacolari sulla natura selvaggia di Anaga. Un percorso ad anello molto suggestivo, perfetto per chi ama i boschi umidi e i panorami verdi e profondi di quest’angolo incantato di Tenerife. 🌿✨ Consiglio scarpe da trekking o scarponcini, acqua. Liguri si può fare anche in senso opposto, però attenzione al sole!
02:07
7,71km
3,6km/h
490m
490m
Oggi abbiamo percorso un bellissimo giro ad anello con partenza dal paese di Laguna, seguendo un comodo sentiero costiero che regala viste spettacolari sull’oceano fino ad arrivare al paesino di Abades. Il tracciato, sempre accompagnato dal rumore del mare e dal profumo di salsedine, attraversa una scogliera che può essere definita un vero paradiso per i pescatori: in diversi punti si incontrano persone del luogo intente a pescare o semplicemente a godersi la calma del mare. Lungo il percorso ci sono anche ottimi punti dove campeggiare, perfetti per chi ama passare la notte sotto le stelle in un contesto naturale e selvaggio. Giunti ad Abades, abbiamo fatto una breve sosta sulla sua splendida spiaggia, ampia e tranquilla, ideale per rinfrescarsi dopo la camminata. Il piccolo borgo offre un’atmosfera rilassata, con alcuni bar e ristorantini dove gustare un piatto tipico o semplicemente bere qualcosa con vista sull’oceano. Da lì, ci siamo poi inoltrati verso il vecchio sanatorio di Abades, una delle tappe più suggestive e ricche di storia dell’escursione. Negli anni ’40, la lebbra era una malattia grave nelle Canarie, soprattutto nelle aree più povere e isolate. Per questo, nel 1943, il governo dell’isola decise di costruire in questa zona un grande complesso sanitario destinato a ospitare e isolare i malati. Il progetto, affidato all’architetto José Enrique Marrero Regalado, prevedeva una vera e propria “cittadella sanitaria”: ospedale, padiglioni, scuola, crematorio, edifici amministrativi e una chiesa monumentale con una grande croce visibile da lontano. La posizione di Abades — remota, salubre e lontana dai centri abitati — fu scelta proprio per favorire l’isolamento richiesto dalle norme sanitarie dell’epoca. L’architettura combina elementi neo-canari e lo stile tipico del regime franchista, unendo funzionalità e ideologia in modo imponente e severo. Tuttavia, il progetto non vide mai la piena realizzazione del suo scopo: con l’arrivo di nuovi trattamenti farmacologici, la lebbra divenne curabile e la struttura perse rapidamente la sua ragion d’essere. Il sanatorio non fu mai realmente utilizzato e rimase in gran parte incompiuto e abbandonato. Oggi, passeggiare tra i resti di questa “città fantasma” è un’esperienza unica: un luogo silenzioso, carico di storia e mistero, che racconta di un’epoca passata e di progetti rimasti sospesi nel tempo. Un’escursione completa, varia e affascinante, tra mare, natura e memoria storica — perfetta per chi ama scoprire il lato autentico e meno conosciuto di Tenerife.
01:23
5,60km
4,0km/h
60m
40m
Stefano ha fatto un'escursione.
30 ottobre 2025
Bellissimo percorso ad anello che regala panorami spettacolari sul Teide e sull’oceano. La partenza è comoda: si lascia l’auto in un parcheggio accanto alla strada principale e si imbocca il sentiero n. 32, ben segnalato fin dall’inizio. Il terreno è caratterizzato dalla tipica terra nera vulcanica, alternata a tratti selciati che rendono la camminata più agevole. La prima parte del percorso presenta salite brevi ma di media pendenza, facilmente gestibili con un passo tranquillo. Man mano che si sale, la vista si apre in modo spettacolare, offrendo scorci mozzafiato sul cratere e sul Teide che domina il paesaggio, con il blu profondo del mare sullo sfondo — un contrasto di colori davvero unico. Il rientro avviene su una traccia di sentiero meno evidente, che nella parte finale tende quasi a scomparire. L’ultimo chilometro è piuttosto impegnativo, perché si cammina su terreno instabile e sassi lavici che rendono il passo meno sicuro. Nel complesso, un giro consigliatissimo per chi vuole vivere l’atmosfera lunare del Parco del Teide, con un buon mix di panorami, silenzio e fascino vulcanico. 👉 Consigli: scarpe con buona aderenza e bastoncini utili per l’ultimo tratto + acqua e giacca con maniche lunghe per eventuali cambiamenti repentini del tempo .
03:35
12,5km
3,5km/h
630m
610m
A Willy piace questo.- A Andrea Girlanda piace questo.
Giro in parte su pista ciclabile e in parte su strada poco tradficata che offre un bellissimo panorama.
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