S. Mamete (271 m) è situato su un piccolo promontorio nel punto in cui il fiume Soldo sfocia nel Ceresio. Ha una pittoresca piazzetta, attorniata da portici che proseguono fino al lago. In questa piazza, un tempo non attraversata dalla statale Regina, si svolgevano le attività commerciali e amministrative della valle.
Attualmente vi sono alcuni bar, negozi, banche e un albergo. Percorrendo suggestivi vicoli, nella parte a monte del paese, si arriva al vecchio mulino e all’antica filanda, ormai diroccati. La via Bellotti porta al municipio dove, nella sala consiliare si possono ammirare due tele del pittore valsoldese Paolo Pagani. In una è rappresentato “Il sacrificio di Isacco” e nell’altra un “Santo con due putti”.
Il fiume Soldo divide il nucleo del paese dalla zona di Casarico, dove si può ammirare Villa Claudia, un tempo Villa Lezzeni, con il suo bellissimo parco. La villa possiede un oratorio privato dedicato a S. Filippo Neri. All’imbarcadero di Casarico ha inizio la vicenda del Piccolo Mondo Antico, che vede in una grigia giornata tempestosa, arrivare dal viottolo che portava ad Albogasio, i Pasotti in procinto di imbarcarsi per Cressogno. Li aspetta un pranzo, offerto dalla marchesa Maironi , a base di risotto e tartufi.
All’inizio della scala uno stemma arcivescovile e una scritta che invita a non ricorrere ai tribunali, identifica uno stabile che in epoca feudale era utilizzato come Pretorio. Ora è casa parrocchiale e al posto delle vecchie prigioni è stata ricavata una cappella. In cima alla scalinata si trova la Parocchiale. Più avanti uno dei tre Oratori di San Carlo, eretto nel 1610 in occasione della canonizzazione dell’arcivescovo. Il tempietto a forma circolare fu progettato da Domenico Tibaldi, nipote del Pellegrini. All’interno una tela con il ritratto del Santo. La devozione popolare racconta che S. Carlo, in occasione della sua seconda visita in Valsolda, mentre saliva verso l’alta valle, si appoggiasse alla roccia lasciando con la mano un’impronta. I fedeli scolpirono in quel punto una croce e successivamente fu scelto quel luogo per edificare l’Oratorio.
Fonte: sito web comune Valsolda