Si ritiene che l'imperatore bizantino Andronico II abbia fatto costruire il monastero sulla collina di Ardenica nel 1282 e che questa fondazione sia legata alla vittoria dell'imperatore sulle truppe napoletane a Berat. Nel 1967, il monastero fu sciolto con la forza dai governanti comunisti, ma invece di essere distrutto come molti altri edifici religiosi in Albania, fu dichiarato monumento culturale e mantenuto come tale. Alla fine degli anni '80, il complesso monastico fu convertito in un albergo turistico; le celle dei monaci fungevano da stanze. Nel 1992, la Chiesa ortodossa d'Albania rientrò in possesso della chiesa del monastero. Subito dopo, un sacerdote fu inviato ad Ardenica, che tornò a celebrare funzioni religiose regolari. Ci vollero anni prima che anche gli annessi e i terreni fossero restituiti. Dalla metà degli anni '90, una comunità di monaci ha ricominciato a vivere nel monastero.
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