L'ufficio del prevosto e la chiesa di pellegrinaggio dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria a Mariánský Týnec/Marienbad appartenevano al complesso monastico cistercense di Plasy; la sua storia è strettamente legata ad esso. Questa splendida chiesa barocca fu costruita a partire dal 1711 e, come Plasy, fu progettata dall'architetto Santini-Aichel (tra gli altri, il monastero di Sedlec e la chiesa di pellegrinaggio di Zelená Hora, entrambi patrimonio mondiale dell'UNESCO). L'imperatore Giuseppe II, il "rivoluzionario dall'alto", che abolì la servitù della gleba, tra le altre cose, nazionalizzò i monasteri a beneficio del Fondo Religioso (1785), tra cui Plasy (e Mariánský Týnec). Metternich la acquisì da questo fondo (Congresso di Vienna, Santa Alleanza), ne riorganizzò le attività economiche e ne cedette i terreni alla Cecoslovacchia nel 1918. La chiesa cadde poi lentamente in declino; nel 1920, la cupola e diverse volte crollarono. Nel 2005, la cupola è stata ricostruita e splendidamente restaurata. L'edificio è diventato la sede del Museo e Galleria della Regione di Plzeň Settentrionale. Purtroppo, chiuso il lunedì, anche se il lunedì è Pentecoste :-(
Nel XII secolo, il villaggio apparteneva a un uomo di nome Roman. Era malato e senza figli e promise, se fosse guarito, di costruire una cappella dedicata alla Vergine Maria. Guarì e mantenne la promessa. Intorno al 1180 (o 1230), lasciò in eredità i suoi beni al monastero cistercense di Plasy. I monaci costruirono un cortile intorno alla cappella; persone da vicino e da lontano iniziarono a visitarla. Divenne il più antico luogo di pellegrinaggio della Boemia occidentale. Il numero di pellegrini aumentò e così, nel 1681, fu costruita una nuova chiesa più grande. Johann Karl von Unwerth portò da Roma un dipinto della Madonna Addolorata e furono donati altri due altari (San Bernardo e i Quattordici Santi Ausiliatori). Nel 1711, l'abate Eugen Tittl, che iniziò la ricostruzione del monastero di Plasy, pose anche la prima pietra per una chiesa completamente nuova e per la casa del prevosto. I lavori furono interrotti durante la guerra; l'interno non fu completato fino al 1777.
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