Vecchio villaggio. Kholuy, situato su entrambe le rive del fiume. Teza, nei pressi della sua confluenza con il Kljazma, è documentata fin dal XVI secolo (dallo statuto di Ivan il Terribile al monastero della Trinità di Sergio del 1546), anche se le leggende popolari ne fanno risalire la storia già al XIII secolo. Nei libri del censimento di Suzdal dell'inizio. Nel XVII secolo Kholui era chiamato insediamento e fu registrato a nome del principe D.M. Požarskij, che lo ricevette nel 1613 dallo zar Michail Fedorovich "per l'assedio di Mosca da parte dello zar Vasilij".
Nel 1650, secondo il testamento di D.M. L'eremo di Borkovskaja fu fondato nei pressi dell'insediamento da Požarskij. Lo sviluppo di Kholuy fu influenzato dalla sua vantaggiosa posizione territoriale sul Teza, noto come fiume mercantile dal 1614 (fino alla fine del XVII secolo, le imbarcazioni navigavano lungo tutto il Teza), e dalla vicinanza dell'Eremo di Borkovskaja, che attraeva numerosi pellegrini e mercanti.
Nel 1674 l'insediamento di Kholuyskaya venne menzionato come parte del distretto di Suzdal. Secondo i censimenti del 1678, contava 118 famiglie e 325 anime maschili; L'attività principale degli abitanti è la pittura di icone e l'incisione, attività che qui si praticano fin dall'antichità. Sotto il regno di Pietro I, sulla Teza fu costruito un sistema di chiuse semplici, che rimase in funzione fino al 1731, quando la navigazione fu interrotta per la costruzione di mulini. Kholui diventa il centro del commercio equo e solidale, un mercato per i prodotti e i beni tessili della regione. Ciò fu ampiamente facilitato dalla strada Balakhna che attraversava l'insediamento. La maggior parte della popolazione era impegnata nel commercio parallelo (venditori ambulanti - "ofeni").
All'ingresso del villaggio dal lato Palekh, alla svolta della strada, nel 1882, fu costruita la cappella di Aleksandr Nevskij in stile russo.
Durante l'era sovietica, a Kholuy iniziò a operare (ininterrottamente dal 1934) una cooperativa artistica e ben presto il villaggio, insieme a Palekh e Mstera, divenne noto come centro di miniature laccate su cartapesta. Nel 1959 a Kholui è stato inaugurato un museo che ospita icone antiche e opere originali di miniaturisti, ricamatori (la cui arte è stata ripresa nel 1925), intagliatori e incisori del legno.
Nel panorama di Kholuy, che ha conservato l'aspetto di un antico villaggio, il ruolo principale è ancora svolto dalla Chiesa della Trinità, un punto di riferimento notevole in una rete urbanistica complessa e intricata. Dalla periferia, dalla chiusa in funzione, si può vedere il complesso degli edifici del monastero Borkovskij con l'imponente volume della chiesa cattedrale della Trinità, dalla suggestiva silhouette barocca. La chiesa più piccola di Kazan, a cui è stata tolta la cima, al momento non è visibile da Kholui.
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