Highlight – Escursionismo
Consigliato da 179 escursionisti su 186
Posizione:Siena, Toscana, Italia
La statua al centro di piazza Salimbeni raffigura Sallustio Bandini, importante ecclesiastico, politico e uomo di cultura vissuto a Siena a cavallo tra '600 e '700.
Appartenne all'antica e autorevole famiglia senese dei Bandini, imparentata con un'altra grande famiglia, i Piccolomini che avevano dato i natali ad alcuni dei più illustri Papi del Medioevo e del Rinascimento (Pio II, Pio III e Paolo III).
Il monumento fu realizzato dallo scultore Tito Sarrocchi nell'800.
29 aprile 2019
Nel 1699 completò gli studi di filosofia e diritto presso l'Università di Siena. Nel 1701, subito dopo gli studi di diritto canonico, iniziò la carriera ecclesiastica, che lo portò ad accettare gli ordini nel 1705 e a ricoprire l'incarico di arcidiacono nel 1723. Ebbe una brillante carriera accademica e divenne presidente dell'Accademia dei Fisiocritici. Nel 1737 scrisse il saggio che lo rese celebre: Discorso sopra la Maremma di Siena. Bandini ritenne così importante questo testo economico che due anni dopo decise di offrirne la versione manoscritta al Granduca di Toscana, Francesco I di Lorena. Il testo non parlava solo della necessità di recuperare la Maremma, ma anche di tutti gli interventi necessari per lo sviluppo economico di un territorio. Secondo Bandini era necessario avere poche ed estremamente semplici leggi economiche perché fossero facilmente comprensibili. Secondo lui, troppe norme e regolamenti hanno effettivamente portato ad un calo del commercio e, quindi, all'impoverimento del territorio. L'opera venne pubblicata solo nel 1775, sotto il regno di Pietro Leopoldo, che si ispirò alle teorie di Bandini per le sue politiche economiche.Il suo grande amore per la cultura lo portò ad accumulare una quantità di libri e manoscritti così grande da diventare una vera e propria biblioteca, che donò alla città di Siena nel 1758, un anno prima della sua morte. La donazione comprendeva quasi tremila volumi, che furono portati al Palazzo della Sapienza e costituirono il nucleo originario dell'attuale Biblioteca Comunale degli Intronati. Con la donazione Bandini affidò la sua preziosa biblioteca a un suo allievo, l'abate Giuseppe Ciaccheri, procurandogli anche uno stipendio. La fiducia era ben fondata, poiché Ciaccheri ampliò rapidamente la biblioteca, che dopo quindici anni conteneva circa tredicimila volumi.
10 ottobre 2024
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