Il ponte "Tavolaria" a circa 1500 metri da Cannavina è stato edificato nel periodo spagnolo nel 1592 ad arcata unica in mattoni cotti al sole mentre le spalle sono state costruite interamente con pietra locale e calce; la spalla sinistra poggia su uno sperone di roccia molto caratteristico. Esso congiungeva, attraverso mulattiere i terreni a sinistra del fiume con quelli esposti a levante, ed è stato importante per il commercio dei prodotti agricoli e per quelli della pastorizia che venivano portati ai mercati di Rogliano. Ma, oltre che per la sua rude e primitiva bellezza architettonica, esso ci affascina con la sua storia e la leggenda legata a questa zona da cui prende il nome: Tavolaria. Il re Enotrio, trovandosi a risalire la valle del Savuto incontrò nella zona molte resistenze da parte dei suoi nemici. Per sconfiggerli, lavorò di astuzia chiedendo una tregua e invitandoli a una lauta cena e, dopo averli fatti ubriacare, li uccise tutti . La Località Cannavina prende il nome dal torrente Cannavino un affluente del fiume Savuto, è uno dei luoghi-ristoro dei roglianesi caratterizzato da una cascata che alla base forma una conca d'acqua il cosiddetto "vullu" nel dialetto locale. Cannavino/a potrebbe significare "tracannare vino" proprio per la frescura e la bellezza del posto che invita alla convivialità tipica abitudine della gente della vallata.