È un comune e, allo stesso tempo, una riserva indigena della Colombia. Si trova a nord-est del dipartimento di Cauca, a 80 chilometri dalla città di Popayán (la capitale del dipartimento). Confina a nord con i comuni di Caloto e Toribío, a est con il comune di Páez, a sud con il comune di Silvia e ad ovest con i comuni di Caldono e Santander de Quilichao. La sede municipale è il centro urbano più popolato del territorio ed è detta anche "Jambalo"; si trova all'estremo sud, ai confini con il comune di Silvia; tuttavia, l'area rurale è quella in cui vive la maggior parte della popolazione (89,3%4).
Poiché Jambaló è anche una riserva indigena, il 97,7%4 dei suoi abitanti appartiene ai gruppi etnici Nasa e Misak, e almeno un terzo di loro parla le lingue Nasa Yuwe e Namtrik. Come riserva indigena, fu istituita nel 1702 quando il cacicco Juan Tama de la Estrella definì il territorio, cioè ne stabilì i limiti geografici, dopo aver ricevuto il titolo dal viceré di Quito. Martedì 12 luglio 1904, con l'ordinanza numero 38 del governo di Cauca, fu eretto un municipio.
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