I primi cenni di questa chiesa risalgono al 1760, come risulta da un atto notarile conservato negli archivi di stato di Avellino (cfr. Atti notarili, fasc. 2323). Il 10 agosto di quell’anno “il signor dottore Potito Cianci” dona una parte del suo fondo (quattro moggia) nel luogo detto Piano di Campo per la costruzione di una capella dedicata a “Maria Santissima Incoronata”
Sul maestoso portale in pietra lavorata, la data 1767, ci conferma che la costruzione della chiesa è stata ultimata in quella data.
All’interno possiamo ammirare un sobrio altare in pietra rossa locale posto al fondo del presbiterio e un secondo altare in pietra, donato dall’Arcivescovo Lupoli nel ‘900, collocato lungo l’unica ampia navata della chiesa.
In questo secolo la chiesa subisce un ulteriore restauro per interessamento del sacerdote Bellini, come si evince da un’iscrizione sulla porta laterale della stessa (anno 1916)
Fonti:
[1] Il recupero del centro storico di Sant'Andrea di Conza, Soprintendenza ai B.A.A.A.S. di Salerno e Avellino e Amministrazione comunale di S.Andrea di Conza, anno 1989