Chiesa riformata di Saint-Étienne, Moudon

La prima menzione di una chiesa dedicata a Santo Stefano a Moudon risale al 1134-1143, anche se la sua esistenza risale probabilmente a tempi più antichi. Situata fuori dal borgo medievale centrato sulla collina, era allora la controparte della cappella di Notre-Dame situata in cima a questa collina1. Soprannominata «la cattedrale della Broye» dagli abitanti della città, è la chiesa parrocchiale più grande del cantone di Vaud e uno dei migliori esempi di radioso stile gotico nella Svizzera romanda2.

La costruzione iniziò intorno al 1281, data della recinzione che fiancheggiava il muro dell'abside, e terminò intorno al 1330 con la realizzazione delle ultime tre volte e del rosone occidentale. Il campanile, traforato alla base presso la porta cittadina, fu eretto tra gli anni 1417 e 1436. Ai lati furono poi aggiunte le cappelle. La pianta semplice, senza transetto, evoca un'influenza cistercense con le sue tre navate e il coro rettangolare, ma in prospetto lo stile è radioso gotico. Le volte sono decorate con dipinti del 1506-1512. Gli stalli del 1499-1502 sono opera degli scultori Rodolphe Pottu, Peter Vuarser e Mattelin Vuarser. Il tavolo della comunione, gotico, risale al 1564. Il pulpito in molassa è stato costruito nel 1695. L'organo a buffet barocco del 1764 è opera del costruttore Adrien-Joseph Pottier e degli scultori Joseph Dellion e Charles Puidoux. Infine, le vetrate risalgono al 1935-1937 (Ernest Biéler) e al 1951-1953 (Charles Clément)2.

La chiesa fu restaurata più volte, nel 1836-1839 dall'architetto Henri Perregaux3, poi ancora nel 1896-1897, nel 1934-1935, nel 1949-1974 (con interruzioni)2.

La chiesa è classificata come bene culturale svizzero d'importanza nazionale.

FonteWikipedia