Kuremäe è famosa per il convento russo-ortodosso di Pühtitsa (tedesco Püchtitz). Il monastero fu fondato tra il 1892 e il 1895.
Secondo una leggenda ortodossa, nel XVI secolo avvenne un'apparizione a Kuremäe. Si dice che un'icona sia stata trovata in seguito sotto una vecchia quercia. Secondo la tesi odierna, avrebbe dovuto trattarsi dei resti di una cappella dei Woten. Successivamente, il luogo fu chiamato "santificato" (pühitsetud) in estone.
Almeno dal 1608 è rilevabile una cappella ortodossa a Kuremäe. Nel 1888, una suora del monastero di Ipatios a Kostroma inviò tre suore a Virumaa per guarire i malati. Nel 1891 ricevettero il permesso dalle autorità russe di costruire un convento di suore a Pühtitsa. Il patrono dell'edificio divenne il governatore del governatorato estone. La fondazione del primo monastero ortodosso in Estonia provocò la resistenza dei proprietari terrieri luterani baltici tedeschi, che però non riuscirono ad affermarsi.
Al centro del monastero si trova una quercia del diametro di 4,3 m, considerata dai fedeli un albero sacro. Attorno all'albero sono disposti gli edifici del monastero: l'abitazione delle monache, la chiesa invernale (mensa), un ospedale, la chiesa principale, il campanile, la Porta Santa, una scuola e la foresteria. La chiesa principale con le sue cinque cupole fu costruita tra il 1908 e il 1910. Contiene tre altari, un'iconostasi magnificamente scolpita e pregevoli pitture murali. La chiesa contiene 1200 persone.
Durante la seconda guerra mondiale, la Wehrmacht tedesca occupò il monastero e allestì un campo di prigionia per i prigionieri sovietici.
Oggi il monastero è di nuovo sotto il Patriarcato di Mosca e di tutta la Russia. Nel monastero vivono circa 100 monache e novizie. Le suore mantengono uno stile di vita tradizionale. Offrono anche pernottamenti e visite guidate per chi è interessato (Wikipedia).
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