Torre Paponi, nome di derivazione medievale, fu fondata dalla originaria famiglia Paponi fuggita per motivi ancora ignoti dalla vicina Pietrabruna nel XV secolo. La cittadina nasce come base di commercio tra Porto Maurizio e Pietrabruna. Il paese è un piccolo monumento che conserva intatto il nucleo centrale dei "caruggi" liguri raccolti a raggiera con le strade acciottolate. Le costruzioni in pietra e gli archi rievocano fortemente un'atmosfera medievale tutta da vivere passeggiando nel borgo, dove il tempo sembra essersi fermato. Immerso in una vallata di antichi uliveti che profumano l'aria e connotano il paesaggio di scenari mediterranei, Torre Paponi fino a pochi anni fa ha avuto in funzione sei antichi frantoi alimentati ad acqua. Espressione della fase matura dell'arte barocca la chiesa parrocchiale dedicata ai SS. Cosma e Damiano (1734). L'interno, decorato con stucchi di origine settecentesca, è attraversato da un'unica navata mentre presenta lateralmente un susseguirsi di altari. La chiesa ospita un antico dipinto della Madonna del Rosario contornato di formelle narranti la sua vita, e le due statue lignee dei Santi Cosma e Damiano (scuola del Maragliano).
Alle porte del paese è posto il monumento in memoria delle vittime civili progettato dall'architetto
Bartolomeo Papone nel 1984. Il monumento vuole essere una ferma testimonianza della popolazione che si è sacrificata contro la crudeltà nazi-fascista. Una croce rivolta ai quattro punti cardinali si erge su di un massiccio cubo, simbolo del peso dei totalitarismi.