Rademachersmedjorna è uno degli ambienti seicenteschi meglio conservati della Svezia e qui si trovano gli edifici più antichi conservati di Eskilstuna. La zona è unica in molti modi. In parte perché è un ambiente preservato dalla classe operaia, in parte perché alle case è stato permesso di rimanere nello stesso luogo dove una volta furono costruite. Da 360 anni le fucine vengono utilizzate per diversi tipi di artigianato.
Le prime fucine furono completate nel 1659 e facevano parte della ferriera di Carl Gustaf Stad, costruita e intitolata al re Carlo X Gustavo. La fabbrica di Eskilstuna è stata la prima fabbrica di fabbri ferrari della Svezia. L'azienda era di proprietà statale e aveva diritti esclusivi per la fabbricazione di un'ampia gamma di prodotti contraffatti. Qui venivano prodotte forbici, punteruoli, coltelli, serrature, ferri da venatura, canne di armi, accessori e molto altro ancora.
In ogni famiglia di fabbri, oltre al mastro fabbro e alla sua famiglia, c'erano anche garzoni e apprendisti. In ciascuna fucina vivevano due famiglie. Ciò significava che poteva diventare piuttosto affollato nelle case. Il lavoro nella fucina era sporco e a volte faceva caldo, a volte faceva molto freddo. Delle famiglie di fabbri arrivate a Eskilstuna insieme a Rademacher, circa la metà erano immigrati, principalmente dalla Germania. Poiché la manifattura era di proprietà statale, i fabbri non possedevano i loro strumenti o i prodotti che fabbricavano. Tutta la merce venne consegnata al sovrintendente. È stato determinato quanto ogni fabbro avrebbe guadagnato ogni settimana per ricevere il suo salario. Tuttavia, molti vendevano i loro beni in segreto.
All'inizio del XVIII secolo la manifattura passò di proprietà privata. Nel 1771, l'area divenne parte di Eskilstuna Fristad, dove ai fabbri era consentito gestire attività commerciali senza obblighi di corporazione e tasse doganali. Il nome allude all'idea di un rifugio sicuro per i fabbri ed è nato come reazione alla mancanza di libertà imprenditoriale prevalente in Svezia e al fatto che le fabbriche non erano redditizie. Durante l'ultima parte del XIX secolo, le fucine rimanenti furono utilizzate come locali per alcune delle numerose industrie in rapida crescita di Eskilstuna. Le piccole aziende individuali furono fuse in officine più grandi.
Delle 20 fucine originarie, oggi ne restano sei. Oltre alle fucine del XVII secolo, nella zona sono presenti alcune case costruite o spostate successivamente nel sito. Nel 1906, in una delle fucine fu aperto il primo museo di Eskilstuna. Nel 1959, in occasione del 300° anniversario della città, le fucine rimaste furono trasformate in una riserva culturale dove si mantengono vive storia e tradizione. Qui ancora oggi vengono praticati i mestieri tradizionali da liberi professionisti e associazioni.
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