Il Centro Visite Cubo Magico Bevanella è il naturale punto di partenza per escursioni a piedi, in barca, in bicicletta, in canoa in uno degli ambienti più selvaggi e di maggiore valore naturalistico della provincia di Ravenna e dell’intero litorale Adriatico.
La foce del Bevano è un’importante area di circa 40 ettari, che testimonia, con la sua foce naturale, le dune costiere e le lagune retrodunali, come doveva essere l’intera fascia costiera regionale prima dei massicci interventi antropici.
Il sito rientra nel Parco regionale del Delta del Po e presenta eccellenze naturalistiche come la valle dell’Ortazzo, un’ampia palude d’acqua dolce costantemente sommersa dalle acque dei fiumi Bevano e Fosso Ghiaia, che comprende anche la zona umida dell’Ortazzino, un’area salmastra contigua alla spiaggia che alterna stagni retrodunali, canneti, dune con vegetazione mediterranea e pinete costiere.
La valle dell’Ortazzo ospita vari ambienti caratterizzati da vegetazione alofila adattata all’ambiente salmastro, con alternanza di giuncheti e distese di graminacee. La penisola che attraversa la palude ospita una pineta caratterizzata dal Pino domestico.
L’ambiente della zona umida dell’Ortazzino è caratterizzato da prati aridi, dune costiere, salicornieti, giuncheti marittimi e arbusteti termofili dominati da Ginepro e Olivello spinoso. Alle spalle delle dune si trova un’area di pinete demaniali a Pino marittimo risalenti al 1881, che si sovrappongono alla originaria vegetazione arbustiva tipica delle dune.
L’avifauna è particolarmente ricca: l’area è infatti un centro nevralgico per la migrazione e lo svernamento degli uccelli acquatici ed è sito di nidificazione per una numerosa varietà di uccelli, come il Cavaliere d’Italia, l’Avocetta, gabbiani, sterne e altri uccelli.
A fianco poi del Centro Visite abbiamo l'Impianto Idrovora della Bevanella
L'impianto, nei pressi di Lido di Classe, è la struttura finale del sistema idraulico di scolo dei territori compresi tra il torrente Bevano e il fiume Savio, inclusi gli abitati di Savio e Lido di Classe.
L'area è particolarmente soggetta a rischio idraulico ed è stata oggetto di un'alluvione importante nell'ottobre del 1996.
Il sollevamento delle acque è necessario per immettere le acque basse (raccolte nei territori sopra elencati) nel torrente Bevano, permettendo così il loro deflusso verso il mare.