Roccia di topazio Schneckenstein

La roccia è conosciuta fin dal XVII secolo. Esistono diverse ipotesi sull'origine del nome; oggi si può supporre che derivi dalla sua forma originaria. Nel 1727 Christian Kraut scoprì i topazi a Schneckenstein. In molte fonti viene erroneamente indicato come un produttore di tessuti. Tra il 1734 e il 1800 la miniera di carbone Königkrone estrasse topazi a Schneckenstein, rimuovendo circa due terzi della roccia originale. Nel 1800 la roccia fu consegnata all'Accademia mineraria di Freiberg come oggetto di ricerca. La roccia è protetta come monumento naturale dal 1938. La roccia è un popolare punto di osservazione, ma è anche un bersaglio frequente di “mineralologi dilettanti” e saccheggiatori. Durante l'epoca della DDR, dal 1973, la roccia fu recintata e non più accessibile. Dopo la riunificazione, il recinto fu smantellato e la roccia fu nuovamente resa accessibile ai visitatori. Tuttavia, dopo poco tempo dovette essere nuovamente recintato. Oggi la roccia è custodita ed è possibile accedervi all'interno del recinto in determinati orari della giornata.

Lo Schneckenstein è una roccia alta 23,4 metri contenente topazio situata vicino a Muldenhammer in Sassonia. È diventato famoso per il suo aspetto a forma di chiocciola e per i “diamanti sassoni” che si trovano al suo interno.

Anche se il nome Saxon Diamond può sembrare così, i minerali di Schneckenstein non sono diamanti, ma topazi.
Il fatto che il topazio di Schneckenstein fosse ed è chiamato diamante della Sassonia è dovuto al fatto che i minerali sono lucidati e incastonati in gioielli o corone e sono molto simili ai diamanti. Uno dei più famosi proprietari di diamanti sassoni fu Augusto il Forte (Federico Augusto di Sassonia, dal 1670 al 1733). I suoi gioielli, decorati con topazi sassoni, sono ora conservati nella Volta Verde a Dresda; altri diamanti sassoni fanno parte dei gioielli della corona d'Inghilterra.

Assolutamente da vedere, un piccolo miracolo della natura!