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Villa Annoni

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Villa Annoni

Consigliato da 18 ciclisti su 19

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    I migliori percorsi per cicloturismo che includono l'Highlight 'Villa Annoni'

    11

    ciclisti

    1. Villa Annoni Itinerario ad anello da Busto Garolfo

    25,9km

    01:30

    70m

    70m

    Giro in bici facile. Adatto a ogni livello di allenamento. Superfici perlopiù asfaltate. Adatto a ogni livello di abilità.

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    Suggerimenti

    1 giugno 2020

    Il parco della villa, è visitabile solo a piedi. La bicicletta può essere trasportata a mano. Un coffee shop, uno dtagno, un tempietto belvedere, delle grotte artificiali e altri manufatti impreziosiscono il giardino ricco di piante secolari. Vivono nel parco alcuni scoiattoli, cigni, anatre e pavoni. Orario estivo: 9:00-18:30 tutti i giorni

      22 agosto 2020

      Villa Annoni è una maestosa villa neoclassica che venne commissionata nei primi anni dell'Ottocento dal possidente milanese Alessandro Annoni, che a Cuggiono possedeva vasti terreni. L'Annoni, discendente dal ricco banchiere Paolo Annoni (XVII secolo) e da una casata nobilitata durante l’ancien régime, voleva a tutti i costi emergere per grandezza e bellezza al pari di altre famiglie aristocratiche milanesi le quali disponevano di grandi proprietà terriere e di grandiose ville storiche, trovando in questo un modo per vedere pienamente riconosciuto in società lo status da lui raggiunto al servizio del regime napoleonico. La villa di Cuggiono, malgrado la sua natura di residenza di campagna, venne quindi concepita dall'Annoni come l'immagine più chiara dell'ostentazione della sua ricchezza e per questo il complesso venne riempito di sfarzo e monumentalità, in accordo però con la tradizione neoclassica.
      L'idea della costruzione di una grandiosa villa a Cuggiono pervenne già nell'ultima parte del XVIII al padre di Alessandro, Giovanni Pietro, il quale iniziò la sistematica acquisizione di una serie di terreni agricoli in paese con l'intento di realizzarvi una vasta tenuta da collegare alla cascina Leopoldina, già presente in loco.




      Il parco di Villa Annoni con il laghetto delle ninfee progettato da Giuseppe Zanoia.

      Il primo progetto della villa venne redatto ad ogni modo per commissione del figlio Alessandro nel 1805 dal più famoso architetto della Milano dell'epoca, Leopold Pollack, il quale si trovava a servizio presso la corte imperiale austriaca. Alla morte del Pollack nel 1806, ad ogni modo, il progetto non era ancora concluso e per questo egli venne sostituito con l'architetto genovese Giuseppe Zanoia, il quale non solo aveva collaborato col Pollack, ma aveva già lavorato per gli Annoni presso il loro palazzo milanese.[1] Questi portò a compimento nello specifico la parte del parco e delle dipendenze della villa, avvalendosi della collaborazione diretta dello stesso Annoni. La villa venne terminata nel 1809 ed il 24 ottobre 1810 l'arciprete cuggionese Paolo Gnocchi, benedisse la cappella della villa.
      Alla morte di Alessandro Annoni nel 1825, la proprietà della villa passò al suo unico figlio, il generale e politico Francesco, il quale la abitò solo saltuariamente, risiedendo prevalentemente nel palazzo di famiglia a Milano. Ad ogni modo, per la sua partecipazione alle cinque giornate di Milano, l'Annoni fu uno dei 189 nobili milanesi colpiti dalla rappresaglia austriaca, fatto che causò l'occupazione del parco della villa da parte di trecento soldati imperiali.
      La villa passò poi al figlio naturale riconosciuto di Francesco, Aldo, che invece trascorse a Cuggiono diversi anni della sua vita e divenne anche sindaco del borgo. Non avendo Aldo avuto eredi, alla morte di questi nel 1900 la villa passò a suo cugino di primo grado, il conte Giampietro Cicogna Mozzoni. Sotto i Cicogna Mozzoni la villa venne ulteriormente ampliata quando Carlo, figlio di Giampietro, fece realizzare i corpi laterali, la serra e la latteria nel 1920.
      La villa venne quindi venduta nel 1947 dai Cicogna Mozzoni al senatore Pietro Bellora i cui eredi la vendettero a loro volta nel 1979 al comune di Cuggiono che l'acquistò con lo scopo di restaurarla e riportarla al suo antico splendore. Lo stabile è oggi di proprietà comunale e dal 2007 ospita il municipio cittadino ed un museo.


      Fonte Wikipedia

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