Nel 1822, a seguito di difficoltà economiche, Adolphe Guéroult vendette al barone Levavasseur il suo complesso industriale costituito da una filanda di lana e cotone e da una latteria fondata sul sito dell'abbazia di Notre-Dame de Fontaine-Guérard a Radepont. Edouard (alias Jacques) Levavasseur è un costruttore e armatore a Le Havre. Egli stesso importò il cotone dall'America sulle proprie navi per rifornire le sue filature. Riabilita il sito, lo restaura e lo migliora. Morì il 20 marzo 1842.
Suo figlio Charles, socio nella gestione della struttura sin dalla sua nascita, divenne il proprietario della tenuta. Pochi mesi dopo, un incendio distrusse il lanificio. Nel 1844, l'acquisto del castello di Radepont lo rese proprietario di un terreno di oltre cinque chilometri lungo l'Andelle. A seguito di nuovi incendi negli altri due siti produttivi nel 1851, Charles Levavasseur decise di radere al suolo il sito industriale e di fondare il nuovo stabilimento a valle, in modo da liberare la visuale dell'antica abbazia. Nel 1855 progetta di ricostruire la filanda. Per far funzionare i filatoi previsti per 300 operai, deviò il corso delle Andelle e fece costruire un canale. I lavori iniziarono nel 1857. La fabbrica, in stile neogotico inglese, era lunga 96 m e larga 26 m. I camini, nascosti nelle torri ai quattro angoli, salgono a 38 m di altezza, su 5 livelli. Nelle vicinanze fu costruita una seconda filanda, detta “piccola filanda” (lunga 96 m e larga 20 m). Nel 1861 la fabbrica iniziò la produzione.
Il 23 agosto 1874 un incendio devasta la grande filanda. Charles Levavasseur ha poi passato l'attività a suo figlio Arthur. Poiché l'assicurazione non poteva coprire tutto il lavoro, solo la piccola filanda è stata restaurata e rimessa in funzione. Nel 1913 si verificò un nuovo incendio che non impedì il proseguimento dell'attività. Quando Arthur morì nel 1923, gli succedette Jacques, poi Bernard Levavasseur.
Il castello di Radepont e il suo parco vengono venduti. Fernand Colombel donò l'abbazia di Fontaine-Guérard all'Esercito della Salvezza nel 1937.
Il 16 dicembre 1946 un nuovo incendio nella piccola filanda pose fine a tutte le attività del sito. Solo un edificio è stato ricostruito a destra della diga dove è stata installata una turbina che alimentava la rete EDF.