Mountain bike – Raccolta by Emiliano Manzan
3
giorni
3-4 h
/ giorno
123 km
3.700 m
3.640 m
La Dorsale dei Peloritani è un’antica strada militare che attraversa i Monti Peloritani, un’imponente catena montuosa che si erge in prossimità dello Stretto di Messina come naturale prosecuzione dell’Appennino calabro. Lungo questa via di collegamento millenaria – è probabile che la strada fosse già utilizzata in epoca romana e nel medioevo per scopi militari, commerciali e strategici – si sviluppa uno dei percorsi per mountain bike più emozionanti della Sicilia, che ti farà scoprire una natura incontaminata e paesaggi sorprendenti che si aprono ora sul versante tirrenico ora su quello ionico.
Una leggenda narra che i Monti Peloritani devono il loro nome al nocchiere della nave del generale cartaginese Annibale: Peloro. Il nocchiere condusse il condottiero africano nello Stretto di Messina e costui, credendo di essere stato ingannato e di trovarsi in un golfo senza sbocco, lo fece uccidere. Quando Annibale si rese conto dell’errore, decise di far erigere una statua colossale in ricordo di Peloro sulla punta nord-orientale della Sicilia, che da allora prese il nome di Capo Peloro. Della statua non fu mai trovata traccia, se non in alcune produzioni letterarie o artistiche, come il dipinto murale rinvenuto all’interno della catacomba di Santa Lucia a Siracusa.
A Messina ha inizio questo itinerario di 110 chilometri che si sviluppa in prevalenza su fondo sterrato e non di rado su pietraie decisamente dissestate. Ciò lo rende adatto ad essere percorso esclusivamente in mountain bike e non con biciclette da corsa o gravel. Il percorso è avventuroso e divertente ma al contempo piuttosto impegnativo, sia dal punto di vista del dislivello che della difficoltà tecnica. Ti consiglio pertanto di affrontarlo solo se possiedi un discreto allenamento e una minima dimestichezza con la guida in mountain bike. Lo sforzo sarà ampiamente ricompensato da un paesaggio di straordinaria bellezza e da un susseguirsi incessante di picchi, crinali, canyon, gole scavate dai corsi d’acqua e piccoli borghi senza tempo dove concedersi piacevoli soste.
Se il fondo non è imbiancato da una delle rare nevicate invernali, potrai percorrere la Dorsale dei Peloritani in qualsiasi periodo dell’anno e decidere se affrontarla in modalità bikepacking (cioè portandoti dietro una tenda, un sacco a pelo e quanto necessario a dormire e mangiare in autonomia) oppure appoggiarti ai pochi rifugi e bivacchi presenti sul percorso. Un’altra alternativa è quella di raggiungere le strutture ricettive presenti all’interno o in prossimità delle cittadine e dei villaggi più a valle, ma questo farà aumentare la lunghezza e il dislivello complessivi dell’itinerario. Ti consiglio inoltre di partire con una scorta di acqua e viveri adeguata alla modalità che sceglierai, visto che lungo quasi tutta la dorsale i punti acqua sono piuttosto rari e non ci sono strutture gestite.
Messina è una città importante e ben collegata e ci sono molti modi per raggiungerla. Potrai utilizzare i traghetti che partono da Salerno e Villa San Giovanni o gli aliscafi che partono da Reggio Calabria. Potrai volare su Catania, Trapani o Palermo e poi noleggiare un’auto o servirti dei treni regionali. Vuoi vivere un’esperienza insolita e divertente? Prendi uno dei treni a lunga percorrenza che per attraversare lo stretto vengono caricati su navi realizzate proprio per questo scopo. Per tornare a Messina da Fiumefreddo di Sicilia, punto di arrivo dell’ultima tappa, ti consiglio di prendere il comodo treno regionale che impiega circa un’ora a collegare le due stazioni.
Cosa aspetti a partire? Dai forma alla tua avventura e pianifica il percorso a tuo piacere basandoti sul Tour qui sotto.
Ultimo aggiornamento: 9 maggio 2023
Utilizza il Multi-Day Planner e pianifica questa avventura utilizzando le tappe suggerite in questa Raccolta.
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