Escursionismo – Raccolta by Marika Abbà
4
giorni
5-8 h
/ giorno
87,6 km
3.410 m
3.800 m
Quante volte cercando nuovi cammini hai sentito parlare delle “Vie del Sale”? Molto probabilmente più di una. Si tratta infatti di percorsi che esistono da migliaia di anni, che si differenziano per i loro punti di partenza e di arrivo, ma che nei secoli sono stati accomunati dallo stesso obiettivo: il trasporto del sale dal mare alla Pianura Padana e alle Alpi.
Già dal Medioevo i mercanti caricavano sui dorsi dei muli ingenti quantità di “oro bianco” – il sale fu definito così in alcune aree del Nord Italia per via della scarsa reperibilità e dell’alto valore – e percorrevano centinaia di chilometri sulle creste delle montagne per raggiungere i grandi centri, dove vendevano la preziosa merce. Spesso nelle botti aggiungevano acciughe, sardine, merluzzi e altro pescato. Inframezzare il pesce con il sale era una tattica molto efficace per pagare un dazio inferiore alla dogana. Inoltre, all’epoca questo minerale era fondamentale per conservare le pietanze.
L’itinerario ha una grande valenza storica, sia per i motivi che ho elencato sopra, sia perché nei secoli è stato percorso dai pellegrini e dalle pellegrine in cammino verso Santiago de Compostela. Come è successo per le borgate alpine, anche quelle appenniniche hanno conosciuto lo spopolamento con il boom economico del secondo dopoguerra. Se in passato questi sentieri erano un continuo viavai e vociferare di mercanti con i propri animali da soma, oggi regna il silenzio e in certi casi l’abbandono. Grazie a cammini come questo, però, negli ultimi anni alcuni borghi sono tornati a vivere ed è cresciuta la voglia di investire energie e risorse per dar nuova luce al passato.
Al giorno d’oggi si entra in un negozio, si prende un sacchetto di sale dallo scaffale, si paga alla cassa e il gioco è fatto. Un tempo, invece, non c’era questo lusso; molte persone erano affette da cretinismo, una malattia dovuta alla carenza di sodio, che comportava gravi ritardi mentali e nello sviluppo fisico e che spesso si manifestava con il gozzo. Ecco perché questo minerale era considerato l’oro bianco ed era fondamentale riuscire ad averne anche in piccole quantità.
La Via del Sale di cui ti parlo in questa Raccolta collega Varzi, un comune dell’Oltrepò Pavese, con Portofino, un gioiello della Riviera ligure di Levante. Si tratta di un percorso di circa 90 chilometri, percorribile in quattro giorni. Ho scelto come meta finale Portofino, ma puoi anche decidere di concluderlo a Sori o a Camogli.
È a tutti gli effetti un viaggio di scoperta. Il percorso, infatti, tocca quattro regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Liguria. È un mix di cultura, storia e gastronomia. La traccia corre prevalentemente in cresta a dolci rilievi regalando paesaggi vasti ed estremamente panoramici.
È percorribile all’incirca da maggio a fine ottobre. In autunno i rilievi più alti potrebbero avere già una spolverata di neve. Ogni tappa si conclude presso un rifugio o in un paese dove sono presenti diverse strutture ricettive, ma puoi rendere ancora più avventuroso il cammino pernottando in tenda.
Ricordati di mettere nello zaino una buona scorta di barrette e frutta secca oltre a indumenti comodi e tecnici. Lungo il percorso non ci sono molti punti d’acqua, quindi ti consiglio di fare sempre rifornimento prima di partire, così da evitare di rimanere a secco.
Per arrivare a Varzi è necessario raggiungere Pavia o Voghera in treno da Milano e di lì prendere un autobus. Al ritorno, invece, potrai raggiungere la stazione di Genova prendendo un bus di linea da Portofino a Santa Margherita Ligure, poi un treno diretto. Il capoluogo ligure è collegato con le maggiori città del Nord Italia.
Buon cammino!
Cosa aspetti a partire? Dai forma alla tua avventura e pianifica il percorso a tuo piacere basandoti sul Tour qui sotto.
Ultimo aggiornamento: 9 novembre 2022
Utilizza il Multi-Day Planner e pianifica questa avventura utilizzando le tappe suggerite in questa Raccolta.
Eccoti alla prima tappa della Via del Sale. Parti dal cuore del borgo medievale di Varzi, dove si erge il Castello dei Malaspina, e vai in direzione del Torrente Staffora.
La traccia segue il corso del fiume, poi si inerpica verso il piccolo borgo di Monteforte, dove è presente un abbeveratoio. Se nel…
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Riparti da Capanne di Cosola e imbocca il sentiero che sale in modo graduale sulla vetta del Monte Cavalmurone, alto 1.670 metri,la prima delle tre cime che raggiungerai in questa tappa a dir poco panoramica.
Addentrati nella faggeta che in estate regala ombra e frescura, mentre in autunno si trasforma…
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Dal centro di Torriglia sali verso la strada provinciale che procede in direzione della galleria di Buffalora, attraversala con attenzione e vai verso la Cappelletta della Costa. A questo punto, inoltrati nel bosco di latifoglie e segui il sentiero per il Colle Nord del Monte Lavagnola.
Imbocca la mulattiera…
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Dal centro di Uscio vai in direzione del Passo della Spinarola seguendo il sentiero che corre sotto la vetta del Monte Tugio.
La traccia procede parallela alla linea di cresta che separa il Monte Borgo dal Monte Bello, ma a quota inferiore. Dopo una dolce salita, scendi al Passo del Gallo e segui le indicazioni…
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